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INTERVISTE

Supercoppa Milan-Inter, Brocchi: “I rossoneri giocano per vincere”

Supercoppa Milan-Inter, Brocchi: 'I rossoneri giocano per vincere' (Getty Images)
Cristian Brocchi, ex centrocampista rossonero, ha parlato della partita di Supercoppa italiana tra Milan e Inter. Ecco le sue parole

Emiliano Guadagnoli

Cristian Brocchi, ex centrocampista rossonero, ha parlato della partita di Supercoppa italiana tra Milan e Inter. Ecco le sue parole a Tuttosport.

Se il Milan può vincere: "Il Milan gioca sempre per vincere".

Sulla classifica di Milan e Inter: "Il Milan ha più consapevolezza dell'anno scorso perché ha giocatori che hanno fatto uno step in avanti impressionante e ha ancora margini di grande crescita. L'Inter è una squadra consolidata, con gente che sta da tanto insieme. E giocatori con maggior esperienza che, magari, in una partita secca possono incidere. Ma penso che il gap di due stagioni fa ora sia colmato".

Sulla partita: "La solita del Milan. Una squadra che non specula mai sul proprio avversario. Cercherà di fare la solita partita, sfruttando al massimo tutte le sue caratteristiche".

Sul centrocampo del Milan: "La linea di centrocampo del Milan è sempre stata ben supportata da quella difensiva. I due centrocampisti centrali del Milan hanno così avuto sempre la possibilità di essere aggressivi. C'è grande equilibrio lì in mezzo con Bennacer e Tonali".

Su quanto può crescere Tonali: "Sandro ha già fatto passi da gigante dopo un primo anno di ambientamento e può crescere ancora tanto perché è giovane. Ora è un giocatore chiave della squadra di Pioli. Si vede che la squadra fa affidamento su di lui".

Sull'assenza di Ibrahimovic: "La sua presenza è stata fondamentale per creare una mentalità vincente in un gruppo giovane. Ora è un'assenza pesante. Più pesante di quella di Lukaku perché l'Inter ha giocatori come Lautaro, Dzeko. Ha altri leader".

Se la rosa del Milan è da scudetto: "L'aveva l'anno scorso e ce l'ha tuttora. Ora c'è qualche problema, qualche infortunio in più. Ma quando formi dei gruppi sani e forti i momenti no durano di meno".

Sul mercato che non ha aiutato Pioli: "No, ma le qualità dei giocatori ci sono. Basta pensare a De Ketelaere, basta pensare a cosa dicevano prima di Tonali. Indossare questa maglia a San Siro non è facile, è un peso che bisogna saper superare. I numeri di questi giocatori ci sono, per diventare da Milan poi però non bastano le qualità tecniche, ci vuole anche la personalità".

Sulle critiche a Pioli: "Non credo che Pioli possa essere cambiato nel giro di un mese. Ci possono essere risultati negativi, momenti di difficoltà. L'importante è mantenere la calma e avere equilibrio. Quella è che dà la forza. Maldini e Massara si sono sempre dimostrati due grandi aiutanti di Pioli, sempre al suo fianco. Lo rifaranno anche adesso perché far così li ha portati a vincere".

Su un consiglio per Leao: "Lui è giovane e ha bisogno ancora di crescere. Lui è fortissimo, fenomenale, ma per diventare un top-player ha bisogno di continuità. Per essere tra i primi giocatori al mondo devi riuscire a fare costantemente quello che lui riesce a fare col Milan in ogni partita, per novanta minuti. Penso che restare ancora a Milano con questa maglia, in questa società gloriosa sia la scelta giusta per lui. Anche per l'amore che tutti hanno nei suo confronti".

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