Il giornalista Marco Bellinazzo, intervenuto a Tutti Convocati, in onda su Radio 24, ha parlato della nascita della Superlega. Ecco cosa ha detto: "Vedo in giro che non c'è tanta adesione alla linea aperturista alla SuperLega e capisco le perplessità che sono anche le mie e di chi ama lo sport, ma nel sistema attuale di fatto il merito è già azzerato. Le cenerentole del calcio sono sempre più limitate".
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Superlega, Bellinazzo: “Nell’attuale sistema non esistono meriti” | News
Il giornalista Marco Bellinazzo, in collegamento a "Tutti convocati" in onda su Radio 24, ha parlato della nascita della Superlega
Sulla nascita della Superleague: "Le grandi manovre sono iniziate ad ottobre, a gennaio c'è stata la prima grande risposta arrivata da UEFA e FIFA, che scomunicavano i big pronti a fare questa scissione. Si è trattato molto in questi mesi sul formato della nuova Champions, chiamato ad accontentare i grandi club. Così non è stato. La Super Champions avrebbe dovuto far disputare più partite possibili tra le big, in modo da andare ad aumentare i ricavi, ritenuti però insufficienti. Inoltre la UEFA non ha concesso nulla sulla governance, i club volevano avere parti attiva con gli stakeholder e hanno cercato un'altra strada".
Ancora sulla Superleague: "I club hanno trovato JP Morgan che ha messo sul piatto 6.5 miliardi di euro, 3.5 subito di finanziamento. Ogni club fondatore si vedrà recapitare 250/300 milioni, in modo da far fronte alle esigenze finanziare e ad investimenti. Questi 12 club, solo nel 2020, hanno un indebitamento complessivo superiore ai 5 miliardi. Entrano da ammalati in questa nuova fase del calcio. Questa situazione ha accelerato il tutto, da qui lo strappo forte sul modello dell'Eurolega di basket con le medesime scomuniche lanciate da UEFA e FIFA. Ma queste sanzioni potenziali verrebbero lanciate su club che rappresentano 3/4 dei giri d'affari e 3/4 dei tifosi. I club giocano sul fatto che se fossero buttati fuori dai campionati, si verrebbero a creare mini tornei col valore molto più basso, piuttosto che quello che avrebbero gli stessi campionati con i club di SuperLeague. Le leghe se avessero un diverso approccio, capirebbero che potendo contare su club in SuperLeague più club che fanno le competizioni UEFA, potrebbero trovare maggiori fondi, creare maggiori fondi con calciatori più importanti che arrivano nei rispettivi campionati. Ho sposato una linea più apertivista sulla SuperLeague, non c'è tanta adesione, capisco le perplessità ma stiamo vivendo in un mondo in cui il merito è già azzerato. Il sistema attuale, tra FFP e Champions disegnata in un certo modo, ha fatto sì che il merito sportivo e le cenerentole siano sempre più limitate. Il sistema va modificato in modo che questo surplus di risorse vada meglio distribuito, dopo di che è evidente che questo sistema cozza un po' con quello che più amiamo. Ci fosse più osmosi per l'adesione a questa competizione, può a mio avviso determinare un'accelerazione di un processo che va diversamente rispetto all'oligopolio che si è creato fino adesso. Un paragone frequente fatto in questi mesi, è stato quanto valesse la NFL rispetto al calcio. L'NFL ha 300 miloni di appassionati e fa 8/9 miliardi di fatturati e diritti tv, il calcio ha 3 miliardi di tifosi e con la Champions e l'Europa League fattura 3 miliardi. La UEFA non è stata capace di ridurre il gap, da qui l'accusa dei club, ovvero il non aver saputo valorizzare appieno le competizioni. Vogliono aver modo di provare di valorizzarle, è una necessità finanziaria che i club hanno, perché da qui al 2024, quando partirebbe la SuperChampions, alcune squadre rischiano di chiudere bottega". Intanto Ceferin attacca Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan.
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