Su Adli: "Adli una sorpresa? No. Ho letto le sue dichiarazioni d’amore. Deve essere molto milanista. Queste cose piacciono a tutti, alla società, ai compagni, alla gente. Eh, non è facile parlare così quando non giochi. Ha personalità, è un bravo ragazzo. Tutti insieme aumenteranno anche il loro profilo internazionale".
Su Leao: "Leao è un campione, anche se il linguaggio del corpo, quei movimenti indolenti, a volte può irritare. È un giocatore solare, bellissimo. Non ha paura di sbagliare, non ha il braccino corto come il Milan quando incontra l’Inter. Hanno perso molti derby e ora hanno l’ansia da prestazione. Sono colpiti da sindrome nerazzurra. Ma solo con l’Inter. Con le altre grandi non ci pensano".
Su Milan-Lazio: "Penso che le due squadre divertiranno. La Lazio si riprenderà. I tifosi dovrebbero essere contenti: hanno una squadra che fa la Champions con eccellenti giocatori.
Sull'erede di Tassotti: "L’erede di Tassotti? Non facciamo paragoni. Io posso dire che Di Lorenzo è il migliore di tutti. Completo, sa fare le fasi di gioco, crossa e segna. Forte, molto forte. Calabria è forte? Certo, quando sta bene si muove ad altissimi livelli. È completo, capisce il gioco, interpreta bene le posizioni. Io non capisco perché non è nel giro della Nazionale. Merita di entrare". LEGGI ANCHE: Milan-Lazio, Leao è una garanzia: e mette nel mirino Gullit >>>
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