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Rafael Leao, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)
MILAN NEWS - Per parlare e conoscere meglio il gioiellino portoghese Rafael Leao, “Europa Calcio” ha contattato telefonicamente Tiago Fernandes, tecnico del Leixoes nonché scopritore di Leao, in quanto suo allenatore ai tempi dell’Under 19 dello Sporting Lisbona.
Queste le sue dichiarazioni: “Ritengo positiva questa sua stagione al Milan. Bisogna sempre considerare che è molto giovane e che è al suo primo anno in Italia, per nessuno è facile l’adattamento. Il prossimo sarà molto importante per Rafael, che ha ottime qualità per poter dire la sua“.
Quanto gli è servita la presenza in squadra di Ibrahimovic?
“Parliamo di un giocatore di grande esperienza. Quando parlo con Rafael, lui mi dice sempre che è Zlatan è molto importante, lo segue e parlano molto. Inoltre Ibra conosce benissimo il calcio. Per Leao è una guida“.
Quando arrivò in Italia, in diversi sostenevano che caratterialmente Leao fosse molto simile a un Cassano o a un Balotelli, concorda?
“Non è affatto vero. Rafael è al contrario un ragazzo molto professionale che vive per il calcio. Si allena sempre bene e dorme anche pensando al calcio. Se la prossima stagione il Milan gli darà più spazio, Può davvero diventare uno dei cinque migliori attaccanti del campionato“.
Lei lo conobbe diverso tempo fa alle giovanili dello Sporting. Quale fu la sua prima impressione?
“Aveva già tutte le caratteristiche del top player, era diverso dagli altri suoi compagni di squadra. La sua tecnica e la sua abilità nello sprint erano notevolissime“.
Un suo ricordo indelebile con lui?
“Guarda, quando l’ho visto giocare ieri sera contro la Juventus mi era tornata in mente la partita di Youth League di cinque anni fa con lo Sporting. Giocavamo proprio contro i ragazzi della Vecchia Signora e li battemmo per 4-1. Ma Rafael vinse quella partita da solo, fece una prestazione a dir poco spettacolare“.
Per concludere, a quale attaccante somiglia Leao?
“Non a uno in particolare, ha diverse caratteristiche interessanti. Ma se proprio devo fare un nome, dico Thierry Henry“.
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