Sandro Tonali, centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga intervista a 'Sette', il settimanale del 'Corriere della Sera'. Ecco le sue dichiarazioni.
INTERVISTE
Tonali: “Inter e Juve davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi”
Sull'essere milanista: "Nel mio paese, a parte i miei zii interisti, sono tutti milanisti. Mio padre mi ha condizionato, quanto poteva prendeva e andava all'estero a seguire le trasferte in Champions League. Mi ha trasmesso questo 'milanismo' che sento forte anche ora. Non c'è stata la possibilità di arrivare al Milan a dieci anni: ci sono arrivato al momento giusto. E ci voglio restare".
Sul dialogo con i compagni in rossonero: "E' fondamentale. Tra compagni, all'interno dello staff, tra mister e squadra. Dal primo giorno qui funziona così: nel momento in cui c'è il minimo problema anche fuori dl campo lo si dice e si risolve immediatamente. E' una cosa bellissima".
Su Zlatan Ibrahimović: "Ci conosce tutti, tiene tanto a noi e noi a lui questo è il momento di stargli vicino perché vive un momento brutto. Zlatan parla con tutti, dal 1° al 23° convocato, trova sempre la motivazione giusta. Dopo la fine del primo tempo in una partita difficile viene a spronarci, poi altri modi sa usare anche quelli ...".
Sulla riduzione dell'ingaggio per restare al Milan: "Era la cosa giusta da fare. Il salto di qualità credo sia stata una cosa naturale: per un giocatore essere di proprietà è sempre diverso dell'essere in prestito. Non è la cosa a cui pensi andando a dormire, ma è quel particolare che da solo conta poco, però sommato ad altri fa la differenza. Se giochi male e sei in prestito magari ti preoccupi che non ti riscatteranno ...".
Sul gol alla Lazio al 92': "Già dopo la doppietta di Olivier Giroud nel derby abbiamo capito che eravamo lì, bastava un passo falso dell'Inter o una forte testa da parte nostra. E' difficile vincere le ultime cinque sapendo che ne puoi pareggiare una, ma noi andavamo in campo pensando ci fosse un unico risultato".
Sullo Scudetto vinto a maggio: "Abbiamo capito che abbiamo qualcosa di grande, più avanti ci renderemo conto meglio. Perché abbiamo vinto noi? E' stato un insieme di cose: decisivo è stato Pioli che era in una situazione difficile quando è iniziata la nostra scalata".
Sulla nuova stagione: "In tanti mettono Inter e Juve davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi. Le cose che dicono, com'è stato per tutto l'anno scorso non ci interessano. Non possiamo cambiare i pensieri della gente, certo ci fa riflettere, ma, con tutto l'affetto, non ci interessa".
Sui tifosi: "Un messaggio ai tifosi prima dell'inizio del campionato? A loro mostro il nuovo tatuaggio sulla mano: 'Impossible' in nero e una lineetta rossa a cancellare le lettere -in: nulla è impossibile, questo è il mio messaggio". Difesa, pronto un gran colpo per il Milan? Le ultime news di mercato >>>
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