Milan, Toni su Guirassy
—«Sicuramente parliamo di un bel giocatore. Però la prossima stagione cambia tutto. Da quello che ho capito il Milan vuole cercare di tornare a vincere, quindi servono giocatori già pronti per combattere lo strapotere dell’Inter. Bisogna vedere se Guirassy avrà un impatto importante appena si ambienta, perché un conto è giocare in Bundesliga, un altro in Italia, soprattutto nel Milan. Nel Bayern devi vincere per forza, le altre giocano più serenamente perché possono essere delle rivelazioni. Se in Baviera non vinci, la società cambia. Guirassy è abituato a fare bene, ma non a vincere per forza».
Milan, Toni su David
—«Lo scouting sicuramente lo avrà seguito e avrà capito il suo livello. In questo caso deve essere brava la società nel giudicare i vari calciatori».
Milan, Toni punterebbe su Alvarez e Rodrygo
—«Se Julian Alvarez del City non volesse fare più la panchina, sarebbe un calciatore che ha già vinto e che è abituato a vincere. Perché andare su di lui? Io andrei su quei giocatori delle grandi squadre che hanno meno spazio, vedi quello che è successo con Pulisic. Per questo mi viene in mente anche Rodrygo del Real Madrid, che è uno che andrei a prendere subito qualora dovesse essere cederlo. Sa, con l’arrivo di Mbappé ci sarà un bel po’ di casino su quella fascia avanzata. Meglio quindi essere protagonista al Milan, piuttosto che giocare meno. Io piuttosto che fare panchina sposerei un progetto di un top club come i rossoneri».
Toni su Jovic
—«Non era partito benissimo, poi ha fatto bene. A me non piace avere un giocatore che saprà già di essere una riserva, faccio fatica a digerirlo proprio da attaccante. Dipenderà da lui, dagli acquisti del Milan. Se non arrivano campioni, se la può giocare, quest’anno ha segnato gol importanti».
Toni sul campionato del Milan
—«L’Inter ha rovinato tutti i giudizi sulle altre squadre. Un trattamento così verso Pioli non è stato giusto, al di là delle sconfitte nei derby. Poi magari è finito un ciclo, bene. Ma Pioli non era da trattare così male. Chi arriva al suo posto dovrà fare meglio di lui, cioè vincere».
Toni sull'addio di Giroud
—«Lui è un professionista serio, fa gol, assist, è un esempio per i giovani per la voglia che ci mette. Va via una pedina importante, uno che aveva peso: il solo dire "Giroud" fa paura alle difese avversarie, come era stato per Ibra».
Toni sul nuovo ruolo di Ibrahimvoic
—«Sono quei ruoli in cui non sei più il campione che eri in campo. Mi spiego: bisogno vedere se gli piace, lui è una presenza importante, può dare gli stimoli e consigli giusti, ma in campo, purtroppo per il Milan, non ci andrà più Zlatan». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Fonseca colpi da 70 milioni, in rossonero porta...
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