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INTERVISTE

Tottenham-Milan, Evani: “Rischiato pochissimo. Giusto che giochi i quarti”

Evani su Tottenham-Milan
Chicco Evani, ex giocatore del Milan e vice allenatore dell'Italia, ha parlato della qualificazione dei rossoneri in Champions contro il Tottenham

Emiliano Guadagnoli

Chicco Evani, ex giocatore del Milan e vice allenatore dell'Italia, ha parlato della qualificazione dei rossoneri in Champions contro il Tottenham. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

Su Tottenham-Milan: "Paolo Maldini ha detto di aver risentito i brividi di un tempo e lo capisco: sono passati tanti anni dalle ultime Champions vissute da protagonisti".

Su se la qualificazione del Milan sia meritata: "Sì, assolutamente. Il Milan ha giocato una buona partita dall’inizio alla fine. Poteva fare di più in fase offensiva ma ha rischiato pochissimo: è giusto che giochi i quarti".

Sul Milan di Pioli e quello di Sacchi: "Può essere l’equivalente di Belgrado, che per noi cambiò tutto. Non ci fosse stata la nebbia, con la Stella Rossa probabilmente avremmo perso. Dal giorno successivo invece siamo stati una squadra diversa, spettacolare".

Su dove può arrivare il Milan: "Sulla carta ci sono squadre più forti ma non sempre le qualità individuali vincono sul collettivo. Se il Milan continuerà con questo coraggio, potrà giocarsela con tutti, anche con chi ha qualcosa in più. Sono sicuro che tutte le squadre, anche quelle con materiale migliore, vorranno evitare il Milan. Perché il Milan ha giocatori che possono mettere in difficoltà tutti. E, dopo un gennaio difficilissimo, ha ritrovato compattezza: il peggio è passato, ora sarà difficile batterlo".

Sui meriti di Pioli: "È stato bravo. Ho visto compattezza e spirito vincente già lo scorso anno, è lo stesso spirito con cui noi abbiamo vinto l’Europeo due estati fa». 3Che cosa le piace del Milan? «Impone il suo gioco, è propositivo e aggredisce. Ha temperamento e qualità individuale in qualche giocatore".

Su Tonali: "Sandro è maturato tanto, sta diventando il leader del centrocampo. Comanda, ha personalità e visione di gioco: un centrocampista moderno. Può essere stanco perché da gennaio gioca sempre ma per il Milan resta fondamentale. Con noi, tranquillissimo: non lo sento mai parlare. Probabilmente nel Milan è diverso, perché quello è un ambiente che vive di più, ma Sandro è uno dei ragazzi che piacciono a me: non parla, fa".

Su quello che gli resta di Tottenham-Milan: "I primissimi minuti. C’era preoccupazione per una partita difficile, invece dal primo momento il Milan ha fatto capire di esserci. Il controllo sulla partita è cominciato lì". Calciomercato Milan – Colpo per il futuro: occhi su un talento della Premier

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