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Tottenham-Milan, Nesta: “Pioli, giocatela attaccando. Lì sarà dura”

intervista Nesta Tottenham-Milan Champions League
Alessandro Nesta, ex difensore rossonero, ha parlato di Tottenham-Milan in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola

Daniele Triolo

Alessandro Nesta, ex difensore rossonero, ha parlato di Tottenham-Milan, partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni di Nesta sulla gara in programma domani sera, alle ore 21:00, al 'Tottenham Hotspur Stadium' di Londra.

Tottenham-Milan, le parole di Nesta alla 'rosea'

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Sul Milan che dovrebbe giocare contro il Tottenham per difendere l'1-0: «Da ex difensore mi trovo in realtà a sostenere l’esatto opposto. Direi di non difendersi come primo obiettivo ma di provare a fare un gol. Attaccherei più che fare barricate, del resto le caratteristiche del Milan sono queste. Cercherei di mettere in difficoltà l’avversario, specie ora che non vive il suo miglior momento».

Sui rischi che corre il Milan, in un momento in cui la difesa è solida ma l'attacco stenta, ad andare all'assalto del Tottenham: «Molto meglio andare là e giocarsela. Proprio perché i difensori del Milan sono più bravi con la linea alta, al contrario sono meno bravi e fanno più fatica nelle marcature in area».

Sul Milan con la difesa a tre che, però, ha perso un po' di qualità nel gioco: «Stefano Pioli ha ridato un senso che il Milan aveva perso, sembrava una squadra sparpagliata, che non pressava più come sapeva. Così ha restituito compattezza, che poi non ha cambiato troppo: con qualche accorgimento ha ridato ordine. I ruoli sono più o meno gli stessi. Un applauso a Pioli: si è dimostrato umile, si è interrogato e ha cambiato. Il successo non l’ha reso presuntuoso».

Su Malick Thiaw: «Buon giocatore, che si è fatto trovare pronto. Merito del percorso fatto nel tempo con l’allenatore: ho sentito rimproverare il fatto di non averlo messo prima ma per me ci sta. Quando si forza, e Charles De Ketelaere ne è la dimostrazione, spesso non è la cosa giusta. A Thiaw un lungo periodo di lavoro ha dato ragione: oggi è affidabile, solido, strutturato. Certo, deve ancora crescere molto: si deve sveltire perché resta un po’ macchinoso. Ma il profilo è giusto, è stato pagato poco e diventerà un giocatore dal valore importante».

Sul consiglio che darebbe a Thiaw per ripetere la prova dell'andata in marcatura su Harry Kane: «Deve essere attentissimo, non lasciarsi distrarre nemmeno per un attimo. In Champions non perdonano niente, è una competizione spietata».

Su chi sceglierebbe tra Fikayo Tomori, desideroso di riscatto dopo gli errori di Firenze e l'esperto Simon Kjær: «Non andrei dietro all’errore del singolo: tutti sbagliano, è il reparto che deve funzionare. Confermerei loro fiducia anche se poi dipende tutto da che tipo di partita vorrà impostare Pioli. Con la linea difensiva più alta meglio gli altri tre, con la linea più bassa meglio Kjær per esperienza e letture di gioco. Importante è giocare di squadra: il Milan è andato in difficoltà quando aveva smesso di farlo».

Su dove può arrivare questo Milan in 'nuova versione': «Per il passaggio da giovani campioni a giocatori di spessore internazionale servono partite così, in un contesto diverso, con più qualità e pressione, con una posta in palio altissima. Questa squadra ha dimostrato che quando sta per cadere definitivamente riesce sempre a rimettersi in piedi. Per questo insisto: vada a giocarsela, il Milan è pronto per questa partita. Mi aspetto di più da Rafael Leão e Brahim Díaz».

"Thiaw buon giocatore, CDK deve resettarsi. Ibra avrebbe fatto comodo"

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Sul Milan favorito contro il Tottenham dopo il risultato dell'andata: «Questo non lo dico, mi sa di gufata. Ha buone possibilità, lo ha detto la gara di 'San Siro'. Occhio però perché a Londra sarà diverso e negli stadi inglesi è dura».

Su come può crescere ancora il Milan di Pioli: «Oggi è difficile pensare di vincere la Champions League ma il Milan può andare avanti pensando partita dopo partita. Quest’anno ha avuto tanti problemi tra infortuni e i nuovi acquisti che hanno dato poco. Ma non puoi fare il miracolo ogni anno: se il budget è limitato, non sempre escono fuori Theo Hernández o Leão, ci sta anche di sbagliare qualcosa. La proprietà semmai dovrebbe investire di più, consapevole che poi la spesa verrà ripagata».

Su Charles De Ketelaere: «A fine anno dovrà resettarsi: ora è in un tunnel, appesantito, perso, in difficoltà. Vada in vacanza e poi vediamo».

Sul mancato inserimento di Zlatan Ibrahimović in lista UEFA per la Champions League: «L’ho incontrato a Miami, allenato e motivatissimo. Dal punto di vista mentale è impressionante. Avrebbe fatto comodo, ma dirlo ora è facile. Tempo fa la situazione era meno chiara».

Su quanto guadagna il Tottenham con il ritorno di Antonio Conte in panchina: «Tanto. Antonio sposta gli equilibri, fa la differenza, è speciale».

Su Conte come ispirazione per il Nesta allenatore: «A Miami seguo tante partite e mi aggiorno. Aspetto l’occasione giusta, in Italia o in qualsiasi altra parte del mondo. Facendo questo lavoro devi avere sempre la valigia pronta». Nuovo bomber, il Milan si muove: le ultime di mercato >>>

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