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Trevisani: “Pioli, Chukwueze, Adli: tutto falso! Il Milan non è la scuola guida”

Fabio Barera Redattore 
Riccardo Trevisani, noto giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle ultime prestazioni del Milan di Stefano Pioli

Riccardo Trevisani, noto giornalista di 'Mediaset', è intervenuto nel corso della trasmissione 'Fontana di Trevi', sul canale 'YouTube' di 'Cronache di Spogliatoio'. Tra le tematiche toccate da Trevisani anche quella relativa alle ultime prestazioni del Milan di Stefano Pioli. Ecco, dunque, il suo pensiero.

Trevisani: "Milan, è bello stare sul carro di Adli. Su Pioli ..."

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Su Olivier Giroud: "Io sono fan del personaggio Giroud, del professionista Giroud, del ragazzo Giroud, di come sta in campo. Mi piace molto e di testa fa proprio un altro gioco. Ha un senso del gioco e di come stare in campo che mi piace moltissimo. Quest’anno sta riuscendo a fare gol meno belli del solito ma più da centravanti. È chiaro che poi non ti aspetti che faccia 20 gol a stagione, è in doppia cifra a metà stagione e penso arriverà a 15 e sono già tanti per un giocatore di quell’età".

Sulle smentite: "Dico che le 3 cose più dette sul Milan negli ultimi 5 mesi sono state: 'Pioli non ha lo spogliatoio in mano': falso, 'serve un centravanti': falso, 'Chukwueze è un grande acquisto': falso. Te ne aggiungo un’altra: l’hai visto il cuore che Adli ha lanciato dopo il gol fatto? C’è tempo per migliorare secondo me, il Milan non è la scuola guida".

Sulla decisione di Stefano Pioli di rivalutare Yacine Adli: "E’ venuto dalla Francia dove neppure lì faceva il titolare, adesso arriva a giocare al Milan e inizialmente non gioca. La cosa che mi piace sottolineare di Pioli, visto che passa sempre uno che non capisce niente e non è così, battezza Krunic e boccia Adli e ad un certo punto  fa una bella inversione a U, boccia Krunic e battezza Adli".


"Questa è una cosa molto saggia. A parte che secondo me tra i due giocatori non c’è partita. Perché tra un 'posizionalista' di nome Krunic e uno che vede calcio come Adli prendo sempre il secondo. Ma soprattutto pochi allenatori fanno mea culpa e cambiano idea, è molto difficile. L’ho visto fare a Sarri che prese Valdifiori per metterlo a sedere dopo 4 partite e decidere che era Jorginho il suo uomo. Non succede spesso che un allenatore battezzi una cosa e poi cambi idea in maniera così plateale, quindi lo trovo un gesto di grande intelligenza".

Su Yacine Adli: "Io penso veramente che possa con lavoro e tempo diventare decisivo, come dicevo lunedì scorso, la palla che lui dà col Cagliari è una palla che danno in pochi, è una giocata con visione che riescono a fare in pochi giocatori. Poi, tra essere giocatori e diventare uno che può stare in campo con la maglia del Milan c’è una bella lotta. Però sono convinto che lui possa provare a farlo perchè il talento non gli manca e anche caratterialmente non mi dispiace, al di là delle problematiche fisiche che sottoscrivo. Però è un bel carro quello di Adli, è bello starci". LEGGI ANCHE: Milan, in difesa Buongiorno o nulla. Serve il salto di qualità

 


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