Cosa è cambiato da quest'estate, con la virata da Mancini a Spalletti? "Non molto nello spirito ma abbiamo recuperato entusiasmo e fiducia. Volevamo tornare a essere una squadra speciale, si era rotto l'incantesimo che è tornato con Spalletti. Onore e merito a Luciano che ha ridato la fisionomia giusta all'Italia".
Ha pensato al fatto che il cambio doveva esserci prima? "Ho sempre sperato in una sorta di cambiamento ma non per il tecnico. Dovevamo cambiare, quello che abbiamo costruito in 5 anni ha avuto un momento di crisi e difficoltà, che ha generato ferite che come ho detto grazie a Luciano abbiamo rimarginato. Stasera abbiamo dominato al di là della sofferenza finale. Siamo in Germania, dovevamo esserci, anche se abbiamo rischiato di non andare". LEGGI ANCHE: Milan, Camarda tra convocazione e glamour: ma è giusto per il ragazzo? >>>
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