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Patrick Vieira, ex centrocampista del Milan (getty images)
Patrick Vieira, attuale tecnico dello Strasburgo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a 'Stick to Football', podcast con Gary Neville, Jamie Carragher, Roy Keane e Ian Wright, soffermandosi sulla sua parentesi al Milan da calciatore e sulla professionalità osservata dai compagni in rossonero. Ecco, dunque, le sue parole in merito.
Sull'esperienza al Milan: "Venendo in Inghilterra, andando all'Arsenal, non sapevo cosa aspettarmi. Non avevo idea della Premier League perché in Francia il campionato più importante era il campionato italiano. La Serie A è stato il campionato più seguito in Francia. Quindi in quel periodo non sapevo nulla dell'Arsenal. Arrivando lì sono rimasto davvero colpito dalla mancanza di professionalità (ride). Io venivo dal Milan e il Milan aveva giocatori che arrivavano un'ora o due prima dell'allenamento, ben vestiti. Costacurta veniva tutti i giorni agli allenamenti in giacca e cravatta. Stavano pranzando dopo l'allenamento e alcuni di loro dormivano sul campo di allenamento prima di tornare a casa. È stato davvero professionale. È lì che ho davvero imparato il mestiere".
Sul passaggio all'Arsenal: "Venendo all’Arsenal, è stato davvero il contrario. Era diverso. La mentalità era completamente diversa, mi sentivo davvero a mio agio e l'ho adorato. Era abbastanza rilassato, rilassato, tutto ruotava intorno a quello che succedeva sul campo. Si trattava di passione e di non pensare al domani, si trattava di allenarsi al 100%. Potevamo allenarci bene, potevamo allenarci male, ci sono stati alcuni errori tecnici ma abbiamo sempre dato il 100%. Era totalmente diverso dalla cultura italiana che avevo imparato prima". LEGGI ANCHE: Milan, Cardinale spiega il suo modo di lavorare: e poi parla di 'proprietà intellettuale' ...
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