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Vissoli: “La Spal, contro il Milan Futuro, ha l’obbligo di vincere. Dossena? Rischia l’esonero”

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In occasione di Spal-Milan Futuro, la redazione di Pianeta Milan ha avuto l’opportunità di intervistare Tommaso Vissoli
Alessia Scataglini

Il Milan Futuro si appresta ad affrontare la sua 25ª giornata di Serie C su un campo molto ostico: quello della SPAL. La squadra di Andrea Dossena, infatti, è un avversario temibile, soprattutto tra le mura amiche. In occasione di questa sfida, la redazione di Pianeta Milan ha avuto l’opportunità di intervistare Tommaso Vissoli, giornalista de Lo Spallino, per approfondire il momento della formazione ferrarese. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

Come arriva la Spal a questa partita contro il Milan Futuro? Qual è il morale della squadra?

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“La Spal arriva alla partita sapendo e avendo l’obbligo di dover vincere. Prima di tutto perché la vittoria in casa manca dal 23 novembre, quindi da più di due mesi, e sopratutto perché questa partita con il Milan chiude un mini ciclo di 4 partite in cui la spal ha incontrato tutte concorrenti per la salvezza e, per il momento, ha raccolto pochi. Ha vinto solo una volta nel match di 3 settimane fa contro la Lucchese, ne ha pareggiata una in casa con il Sestri levante, quindi abbastanza deludente, mentre nello scorso weekend ha parso con il Carpi che ha raggiunto quota 29 punti, mettendo la Spal alle strette, anche per quando concede la classifica , visto che adesso per uscire dalla zona play-out la Spal deve fare 3 punti in maniera obbligatoria proprio per una situazione di classifica visto che il Pontedera adesso sta a 27 mentre la Spal a 24.


Il morale non può che essere negativo perché la Spal con il Milan Futuro dovrà anche fare a meno di due giocatori importanti, ovvero Mignanelli, che è un terzino che ha sempre giocato e non si sa chi possa sostituirlo perché Ntenda si è visto poco durante il corso della stagione, potrebbe essere provato un centrale adattato come Bassoli, che non ha la spinta come Mignanelli. Sarà assente anche Haoudi, anche lui squalificato nei minuti finali proprio perché c’è stato del nervosismo in campo, sopratutto nel finale che è sicuramente maturato per via dei risultati poco positivi di questo ultimo periodo”

Quali sono i punti di forza e di debolezza della Spal?

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“La Spal è una delle squadre che subisce di più in fase difensiva. Ha subito 40 gol in 24 partite, che sono veramente tanti, troppi, anche confrontando il dato con le squadre peggiori del girone: fanno una delle difese più perforate di tutti e tre i coroni di Serie C. Subisce tanto anche da situazioni di palla inattiva e sopratutto quando “gira male” la partita con la squadra che rischia anche un imbarcata. Infatti quest’anno ne sono arrivate ben 3, e ti parlo di partite in cui la Spal ha subito più di 4 gol che sono con: ternana, Campobasso e Pontedera, che è l’ultima che è arrivata.

È una squadra che è in un momento di difficoltà e molte volte si sfalda, rischiando di mettersi, insomma, nelle mani dell’avversario. Questo può succedere nelle situazioni di vantaggio, perché non è la prima volta che la Spal va avanti nel punteggio e poi dopo si arrocca dietro e, bene o male, il gol lo prende, perché non è una squadra costruita per difendersi ma per fare un gol in più dell’avversario e quindi, anche nella gestione dei momenti delle partite, purtroppo non si è ancora trovato un equilibrio nelle due fasi.

Il principale punto di forza della SPAL è la corsia sinistra, dove Mignanelli (assente sabato) e Rao hanno creato una buona intesa offensiva. Anche l’attacco si distingue, riuscendo sempre a creare 2-3 occasioni importanti a partita nonostante i gol subiti.

Secondo te, chi potrebbe essere l'uomo decisivo per la squadra ferrarese in questa sfida?

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“l nomi sono tre, di cui due scontati: il primo è quello di Antenucci, che è il capitano della squadra, leader tecnico e morale, è già a quota 9 gol quest’anno, ad un passo dalla doppia cifra e i compagni si affideranno sicuramente a lui per uscire da questo periodo complicato, anche perché ha dimostrato più e più volte che davanti alla porta è ancora una sentenza e può segnare in tutti i modi. Il secondo nome che ti faccio è Rao, che è un esterno sinistro molto tecnico e rapido, bravo nello stretto e nel lungo, con un buon passo. È stato accostando anche al Milan Futuro, all’Inter e alla Juve durante il corso del mercato invernale e sicuramente andrà via a Giugno perché è un giocatore che sta dimostrando delle qualità importanti, e quindi è sicuramente l’imprevedibilità della Spal lì davanti.

Il terzo nome è meno scontato rispetto ai primi due, ma è quello di D'orazio, che è maturato tanto nella zona di centrocampo. All’inizio di stagione è partito esterno alto a destra, poi è tornato mezzala a centrocampo e, nelle ultime partite, è stato schierato di nuovo esterno alto ma potrebbe tornare a centrocampo. È un giocatore che ha un buon tiro da fuori , ha segnato già in stagione dei gol importanti, come quello con la Lucchese due settimane fa valido per il 3-2. Lui è un centrocampista esterno rapido e che ha un buon controllo di palla.”

Come pensi che la squadra possa affrontare tatticamente il Milan Futuro?

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“Mi aspetto una Spal propositiva, che faccia il suo gioco, anche perché purtroppo questa squadra, come ci ha fatto vedere il mister, non è una squadra in grado di aspettare l’avversario, perché il gol poi arriva sempre, lo subisce sempre. Cercherà di impostare il proprio gioco sempre sulle corsie degli esterni, che sono un aspetto che sta funzionando un po’ di più rispetto al resto, sopratutto a sinistra, teniamoci aperta però la questione legata a Mignanelli a sinistra, ma anche a destra comunque Calapai sta dando una grossa mano in fase offensiva.

I punti deboli sono che a centrocampo forse manca un po’ di qualità. Nelle ultime partite è stato proposto Awua, che è un mediano di interdizione più che di qualità e quindi manca un regista vero, puro, visto che Radrezza è stato sul mercato. Potrebbe essere rispolverato El Kaddouri, anche lui un pochino più tecnico ma manca comunque quel giocatore in grado di dare fluidità alla manovra, quindi permette anche il campo di passo a tutta la squadra lì in mezzo”

Andrea Dossena è a rischio esonero: da cosa dipende? Qual è il motivo per cui si è arrivati a questa situazione?

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Andrea Dossena è sicuramente a rischio esonero. Non dipenderà tanto dalla prestazione contro il Milan Futuro, ma dipenderà principalmente dal risultato. Anche perché in caso di sconfitta, la Spal centrerebbe la 13esima sconfitta stagionale su 26 gare disputate, quindi praticamente il 50% delle partite perse, e sarebbe praticamente inevitabile procedere, appunto, al cambio della guida tecnica, anche perché non si possono cambiare tutti i giocatori a stagione in corso, ma a farne le spese sarà sicuramente l’allenatore nonostante il contratto fino al 2026 e il grande legame che ha il mister con il direttore sportivo Casella.

In settimana si era anche parlato di un possibile contatto con Baldini come sostituzione, che è stato esonerato nella prima parte di stagione. Per quanto riguarda il motivo, posso dirti che sono tanti. Sicuramente non è mai riuscito a trovare l’equilibrio giusto all’interno dei meccanismi tattici.

Col cambio di modulo col 3-5-2 sembrava essere riuscito ad ottenere la svolta ma poi è sprofondato con i risultati negativi. Motivo per cui è ritornato al 4-3-3, ma non sta dando equilibrio nelle due fasi. Aveva, appunto, dimostrato di essere un modulo poco equilibrato nella prima parte di stagione. Sono tanti i fattori che possono condizionare questo discorso. Anche il fatto che, nella prima parte, Dossena ha avuto tanti, troppi infortuni muscolari, che l’hanno costretto a compiere delle scelte sempre obbligate.

In questa seconda parte di stagione, la Spal fatica a gestire le fasi di gioco: subisce sempre gol quando difende e ha già sprecato 12 punti in vantaggio, compromettendo la classifica.

 Diciamo che negli ultimi tempi si è anche messo insieme il fattore del nervosismo. Nervosismo che sta portando tanti giocatori squalificati, come appunto il match di oggi, dove perderà alcuni protagonisti come Haoudi e Mignanelli."