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Alberto Zaccheroni (ex allenatore AC Milan) in una foto del 2014, quando allenava il Giappone (Getty Images)
Intervistato da Il Giornale.it, il commissario tecnico del Giappone, Alberto Zaccheroni, ha parlato del Milan, della lotta scudetto e di Ibrahimovic che sarà impegnato al Festival di Sanremo. "Non mi aspettavo una sconfitta del genere contro l'Inter ma è evidente che non sia il momento migliore per il Milan. I nerazzurri hanno l'organico migliore e sono stati costruiti per avere un ruolo da protagonista. Nessuno si aspettava che si potesse mettere in mezzo il Milan in modo così prepotente, ora sta affrontando un periodo di difficoltà ma è presto per dare per morti i rossoneri. Il Milan ha perso contro i cugini interisti perché si è adattato al loro gioco, così come ha fatto contro Juventus, Atalanta e Spezia. Quando invece ha alzato il baricentro nel secondo tempo ha messo in difficoltà la squadra di Conte. Per me è la squadra che gioca meglio al calcio".
Sullo scudetto.
"Penso sia possibile una rimonta come fece la mia squadra nel '99. Io non dicevo mai ai miei ragazzi di adattarsi agli altri, non so cosa dica Pioli ai suoi ma è importante ripartire da quel buono che si è fatto durante il derby. Non so se è la favorita per la vittoria finale, quattro punti di distacco ora vogliono pur dire qualcosa. Però se il Milan continuerà per la sua strada potrà far succedere qualcosa di interessante perché è una squadra che ha fame e voglia di vincere. Poi ovvio che bisogna sperare in un calo delle altre pretendenti, ma i rossoneri devono pensare positivo e cercare di giocare quei 90 minuti con il solito loro atteggiamento".
Su Ibrahimovic a Sanremo e sull'Europa League.
"Io non lo avrei mandato, sono sempre stato contrario a queste cose. Può essere visto come un trattamento diverso rispetto agli altri componenti del gruppo, potrebbe generare qualche malumore. Poi chiaro che sono affari loro. Riguardo l'Europa League, il Milan ha la rosa per competere su più fronti. Però io darei priorità al campionato, quattro punti non sono tanti e non mollerei perché credo nelle possibilità di questa squadra. I giocatori sanno che questa può essere l'occasione della vita perché non sono certi di ripetersi l'anno prossimo".
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