- Calciomercato
- Redazione
news milan
Alberto Zaccheroni (credits: GETTY Images)
"NEWS MILAN - Alberto Zaccheroni, ex tecnico di Inter e Milan, ha parlato del derby di Milano di domenica sera, soffermandosi sulle ambizioni di nerazzurri e rossoneri. Queste le dichiarazioni integrali di Zaccheroni ai microfoni di 'Tuttosport' oggi in edicola:
"Per chi sarà più decisivo il derby? "È ancora presto, quindi direi decisivo per nessuna delle due, però per gli obiettivi che ha l'Inter è chiaro che i nerazzurri sono quelli che si giocano di più. Con la Juventus che, pur non giocando sempre ai massimi livelli, riesce a fare risultato, è evidente che l'Inter non possa permettersi di perdere punti e quindi Antonio Conte non può permettersi di fallire il derby. Per altro, l'Inter arriva decisamente meglio alla partita, nonostante qualche assente, perché ha una classifica gratificante ed ambizioni maggiori".
"Sul Milan: "A differenza dell'Inter ha finora ottenuto risultati oggettivamente peggiori e rispetto ai nerazzurri deve anche trovare una sua identità. Per gli obiettivi che ha, la squadra di Stefano Pioli ha comunque ancora tempo, anche se bisognerebbe capire quali siano i reali obiettivi del Milan. Ad inizio stagione pensavo puntassero alla Champion League, ma ora ... Poi al Milan c'è un problema di fondo: tutti i giocatori sono sotto prestazione rispetto al loro rendimento storico. Andrea Conti, Franck Kessié, Hakan Çalhanoglu, per esempio, ma anche Jesús Suso e Krzysztof Piatek che sono andati via. Credo che questo sia il vero problema da risolvere al Milan".
"Su Zlatan Ibrahimovic: "Lui porta carisma e personalità, si accolla le responsabilità della squadra ed i compagni sanno così di avere un punto di riferimento. Adesso, da Gianluigi Donnarumma in su, qualsiasi calciatore rossonero alza la testa e cerca Ibrahimovic perché lui vuole la palla e sa cosa farci poi. Detto ciò, non penso che questo basti, che sia sufficiente per trasformare completamente una squadra".
"Sui problemi del Diavolo: "Credo che il Milan debba prendere questa stagione come un investimento. Prima bisogna seminare, costruire e poi raccogliere".
"Sulla stabilità che non si trova in casa rossonera: "Certo, cambiare tanto non aiuta. Decisamente. Bisognerebbe mettere qualche paletto. Ma ripeto, ci sono troppi giocatori sotto rendimento medio. Io quando vedo andare via un giocatore della qualità di Suso, mi preoccupo. In questo Milan, Suso era e sarebbe stato ancora un giocatore importante. Piatek stesso: l'anno scorso aveva fatto benissimo, mi sembra strano non si riuscisse a farlo rendere meglio. Se si valuta il rendimento dei primi cinque mesi, andrebbero cambiati quasi tutti ma, come dicevo prima, bisogna mettere dei paletti forti prima di poter ripartire".
"Sull'Inter di Conte: "Antonio ha tanto carisma, è un condottiero. Ha una straordinaria capacità di catturare l'attenzione e non solo quella dei suoi calciatori, quindi non mi sorprende il rendimento dell'Inter. I giocatori stanno dando tutto ciò che hanno, la differenza con il Milan è che non trovi nessuno sotto prestazione. Antonio Candreva è migliorato molto, Romelu Lukaku sembra che giochi a Milano da quattro, cinque anni. Lautaro Martínez è cambiato dal giorno alla notte, i difensori stanno facendo tutti benissimo. Il problema dell'Inter, a mio avviso, sta nel numero dei gol dei centrocampisti perché stanno segnando soprattutto gli attaccanti".
"Sul fatto che Christian Eriksen e Stefano Sensi possano aiutare in questo: "Sicuramente, mancano i gol dei centrocampisti, ma anche dei difensori. L'Inter ha una batteria di colpitori di testa eccellenti in difesa, da Stefan de Vrij a Diego Godín, passando poi per Alessandro Bastoni e Milan Skriniar. C'è bisogno di gol pure da parte loro, perché Lukaku e Martínez hanno fatto fin troppo il loro dovere". Intanto, questo Inter-Milan potrebbe essere uno degli ultimi derby giocati a 'San Siro': per il punto sul futuro del nuovo stadio, continua a leggere >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA