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Gianluca Zambrotta, ex terzino del Milan e oggi allenatore (credits: GETTY images)
Intervenuto in live su Twitch sul canale ufficiale del Milan, l'ex terzino campione del mondo, Gianluca Zambrotta, ha parlato della stagione appena conclusa. Queste le sue parole.
Il Milan che sta nascendo ha lo stile di Paolo Maldini: "Credo di sì e lo dimostra il fatto che in società c’è lo stesso Maldini, che è una bandiera del calcio internazionale. Questo è un bene per il Milan e per i giovani che vengono al Milan. Avere icone all’interno della società non può che essere un valore aggiunto".
Sulla stagione di quest’anno: "Ha fatto un girone d’andata strepitoso e da dopo il lockdown fino a gennaio 2021 il Milan non ha avuto battute d'arresto. Credo che contro il Cagliari sia mancata un po' d’esperienza. Il percorso fatto è straordinario, con un allenatore straordinario e con giovani giocatori che hanno dato tanto quest’anno. Peccato sia mancato un po' il battagliare per lo scudetto nella seconda parte del girone di ritorno”.
Hai giocato con Kakà, Messi e Ronaldinho, chi è il più forte?: "Messi è stato il talento più puro del calcio dopo Diego Maradona. Sicuramente è il più talentuoso degli ultimi 20 anni. Quando giocava con me era molto umile e riservato. In quella squadra nel 2006 avevamo Ronaldinho, Eto'o, poi è arrivato Henry, ma quello che per me era difficile, per lui era facile. Era pazzesco".
Su Zlatan Ibrahimovic: "Il Milan è arrivato secondo con un Ibrahimovic a mezzo servizio, come ha detto anche Stefano Pioli. A quasi 40 anni ha ancora mezzi fisici strepitosi e quando non c'è la mancanza si sente. La sua presenza è fondamentale per i giovani".
Su cosa manca al Milan per essere competitivo anche in Champions League: "La metà dei giocatori ha zero presenze in questa coppa, o comunque molto poche. Manca per me l’esperienza internazionale che altre squadre hanno come per esempio Inter e Juventus. Questa cosa è da tenere in considerazione anche per il mercato che arriva".
Su Stefano Pioli: "La prima cosa che mi viene in mente è la tranquillità che Pioli ha dato all’ambiente dato che la squadra è molto giovane. L’allenatore deve dare serenità ma comunque poi è da vedere la squadra con lo stadio pieno".
Sull’Italia di Roberto Mancini: "Hanno una rosa all’altezza della competizione dato che hanno fatto bene nelle qualificazioni. Hanno entusiasmo e possono fare bene, lo speriamo tutti".
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