Quando si parla di grandi classiche del calcio italiano, Juventus-Milan occupa un posto speciale nel cuore degli appassionati. Una rivalità che racchiude storia, talento e momenti indimenticabili, soprattutto negli anni Ottanta, un decennio che ha esaltato il fascino di questa sfida. A rivivere quelle emozioni è Filippo Galli, ex colonna del Milan, che sulle pagine de La Gazzetta dello Sport racconta le sue battaglie contro i bianconeri, tra ricordi e aneddoti di un’epoca irripetibile. Ecco, di seguito, le sue parole:
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INTERVISTE
Filippo Galli: “Spero che dal prossimo anno Juventus-Milan valga il tricolore”
"La rivalità c'era e c'è anche adesso, sebbene non sia in ballo lo Scudetto, almeno guardando la classifica. A quei tempi la Premier League eravamo noi"
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Sulla partita di sabato: "Si sfidano due squadre ancora in divenire. Per i rossoneri sarebbe fondamentale vincere a Torino in ottica quarto posto. Poi dall’anno prossimo spero che Juve-Milan possa valere il tricolore".
Sull'avversario Platini:
"Un campione che ho avuto l’onore di marcare più volte. Tra l’altro di recente sono stato a Cassis nel suo ristorante e la memoria mi è tornata a quegli anni. Era una Juve straordinaria, quando l’affrontavi c’era da penare. Poi, però, con l’arrivo di Berlusconi le cose sono cambiate...".
Sulla partita decisiva nella stagione 1987-88: “La settimana prima avevamo vinto 3-2 a Napoli nello scontro diretto. San Siro era pieno, volevamo vincere a tutti i costi e attaccammo per 90’, ma non ci fu verso di segnare: 0-0. Ricordo che nella Juve il centravanti era Rush e riuscii ad arginarlo. Per fortuna il Napoli perse con la Fiorentina e poi vincemmo lo scudetto a Como”.
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