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Juventus-Milan, si gioca. Ma tanto vale mandare la Primavera …

Juventus Stadium (credits: GETTY Images)

Mercoledì allo 'Stadium' si giocherà regolarmente Juventus-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Partita, però, che nasce sotto la stella bianconera

Redazione

"NEWS MILAN - Mai come in questo periodo il calcio italiano si dimostra terreno fertile di contraddizioni. L'emergenza che sta attanagliando il nostro Paese, con la diffusione del coronavirus e il rischio contagio a macchia d'olio in tutte le regioni d'Italia sta, di fatto, condizionando seriamente anche il regolare svolgimento degli eventi sportivi.

"In particolare, però, ciò che balza all'occhio è che saremmo in presenza di un virus 'intelligente', in grado cioè di scegliere quale tifoseria colpire, in quale partita diffondersi e persino in che giorni. E' talmente furbo questo virus, che riconosce anche la competizione: Serie A, Serie B e Coppa Italia, facendo dei distinguo: lì colpisco, là no ecc. Volete un esempio?

"Nel Veneto ci sono stati circa 200 contagiati dal coronavirus. Eppure, ieri, in Serie B, le partite Cittadella-Cremonese, Chievo-Livorno e Venezia-Cosenza si sono giocate. A porte chiuse, ma si sono giocate. In Serie A, invece, si sono rinviate ben cinque partite, tra cui Juventus-Inter, inizialmente prevista a porte chiuse, anche se, in Piemonte, finora, si sono registrati poco più di una decina di contagi. Strana decisione, no?

"Quindi anche Juventus-Milan di Coppa Italia, in programma per mercoledì, tre giorni dopo, verrà giocata a porte chiuse o rinviata?, vi starete chiedendo. Sbagliato. Si giocherà, e a porte aperte. Ma non per tutti, ovviamente: la Regione Piemonte, infatti, ha disposto che i tifosi di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna non possano accedere allo stadio. Voi la capite la logica? Noi no. O c'è il rischio contagio o non c'è. In 72 ore il rischio non può scomparire, diminuire o azzerarsi. E non può riguardare soltanto alcune regioni.

"Ma sembra che la Lega Serie A abbia deciso di posticipare le gare di Serie A dietro la spinta di alcuni presidenti, in particolare del numero uno della Juventus Andrea Agnelli. Le motivazioni che avrebbero spinto Agnelli a forzare la mano presso gli uffici federali per rinviare il match sarebbero lapalissiane: infatti, chi avrebbe interesse a giocare un big match valido per lo Scudetto senza l'apporto del proprio pubblico? E chi rinuncerebbe ad un incasso così elevato nel momento in cui i bilanci societari fanno registrare un inquietante -50 milioni al 31 dicembre 2019? 'Riposare qualche giorno in più dopo la sconfitta di Lione, poi, può anche essere utile', penserete voi. Suvvia, non siate così maligni.

"A proposito, uno che ci è andato giù duro è Fabio Liverani: "Le decisioni sui rinvii sono senza senso e senza logica, tutelano gli interessi di 4-5 squadre. Ci riportano alla luce il lato oscuro del calcio che abbiamo provato a ripulire", ha detto ieri il tecnico del Lecce, che oggi pomeriggio ospita l'Atalanta. Ah, a proposito: per  i tifosi atalantini, anche provenienti dalla Lombardia, regione maggiormente soggetta al contagio da coronavirus con oltre 600 casi, più o meno il 50% dell'intero territorio nazionale, la trasferta sarà libera.

"Insomma, mai come in questo caso, si ha la forte sensazione che la Juventus, a suo piacimento, possa fare il bello ed il cattivo tempo nelle stanze del potere. Ma torniamo alla Coppa Italia e a Juventus-Milan. Gran parte dei tifosi rossoneri, quindi, saranno quasi automaticamente tagliati fuori per il match di Torino. Una gara che il Milan di Stefano Piolisarà già costretta a giocare con l'handicap di un risultato sfavorevole maturato in casa (non si capisce ancora il perché sia stato fischiato quel rigore alla 'Vecchia Signora' per un fallo di mano di un Davide Calabria che nemmeno guarda il proprio diretto avversario, Cristiano Ronaldo), e senza tre squalificati di lusso, vale a dire Theo Hernández, Samu Castillejo e Zlatan Ibrahimovic.

"In un clima, dunque, caratterizzato da un fastidioso virus cinese e da una gara che nasce, palesemente, sotto una buona stella bianconera, lanciamo una provocazione. Tanto vale che, per Juventus-Milan, il club di Via Aldo Rossi mandi a giocare, munita di regolare mascherina, la sua Primavera. Tanto sono giovani e abbiamo capito che il virus è intelligente: saranno sicuramente immuni.

"Ma tornando seri: Milano e Torino distano appena 40' di Frecciarossa ed è assurdo soltanto pensare come in Lombardia siano tutti portatori di uno spregevole virus mentre, in Piemonte, tutti siano sani e al riparo dal rischio contagio. A meno che il coronavirus, talmente intelligente, non abbia deciso di godere di ulteriore protezione tifando anch'egli per la Juventus. A quel punto, alziamo le mani in segno di resa.

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