Sulla questione ultras: "Io faccio il tifoso. La politica del calcio l’ho sempre voluta seguire il meno possibile. Sto leggendo da spettatore quello che succede. Io credo che il 95% dei ragazzi che vanno in curva hanno una passione senza la quale sarebbe meno bello andare allo stadio. Chi invece va allo stadio per fare affari o compiere reati non solo deve essere punito, ma deve esser totale il nostro impegno per bonificare".
"Hanno fatto bene quando hanno fatto togliere polizia e carabinieri dallo stadio e affidare il tutto agli steward perché all’interno dello stadio è servito, c’è stata meno tensione, ma è stato anche un segnale sbagliato – ha aggiunto La Russa –, è stato giusto dal punto di vista pratico. Ma sbagliato come segnale perché ha quasi indicato che lo stadio fosse una sorta di extraterritorialità. Che allo stadio non valesse la regola che se uno compie un reato ci sono la polizia e i carabinieri che lo impediscono. Non credo che ci sia bisogno di rimettere dentro polizia e carabinieri, ma c’è bisogno di far capire che lo stadio non è una zona extraterritoriale. Se si parte da questo sono convinto che ce la facciamo". LEGGI ANCHE: Milan, un mercato fondamentale: ma i buchi da coprire sono molti >>>
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