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Galliani e gli errori che ha commesso: “Chissà quanti sono stati, tantissimi. Io sono qui perchè sono un appassionato di calcio, pazzo, fin da bambino. Io quando avevo 4 anni volevo fare il presidente del Monza. In questi 30 anni ho fatto tanti errori e tante cose buone, ma è difficile giudicare sé stessi. Parafrasando Renato Zero il calcio è fatto da un triangolo: società, tecnico e giocatori, ma parlo di acqua calda, lo sanno tutti, difficile dire quale pesa di più”.
Galliani e il futuro al Milan: “Io mi sento benissimo e in forma, ma le scelte le fa la proprietà. Io faccio il mio lavoro, con l’impegno e la determinazione di sempre, poi i manager, dalla Apple in giù, vengono decisi dagli azionisti. Il mio futuro, come negli ultimi 30 anni, è nelle mani di Fininvest”
Galliani e i tanti cambi di allenatori: “Sono nel calcio da una vita, credo che i risultati arrivino dalla somma del lavoro di società, squadra e allenatore, come è normale. Qualcuno dice che guardiamo solo al passato, ma è normale che sia così. Solo negli ultimi due anni e mezzo i risultati non sono arrivati. Ricordo che siamo gli ultimi ad aver vinto prima del dominio della Juventus. I risultati di queste tre stagioni non ci soddisfano, ma noi speriamo di vincere la Coppa Italia e chiudere bene il campionato per non chiudere una stagione fallimentare, ma media. Guardando le statistiche UEFA, dal 92/93 abbiamo fatto 6 finali, più di tutti gli altri. In questo periodo il presidente è stato Berlusconi e io l’AD. Leggo critiche ‘un filino’ ingenerose, ma questo è. Speriamo di andare verso un futuro che sia vicino al nostro glorioso passato”
Galliani e l’esonero di Mihajlovic: “Non voglio guardare troppo indietro, comunque io e il Presidente abbiamo parlato a lungo. Abbiamo analizzato la partita con la Juventus, ma anche il periodo precedente. Fino alla sosta, andavamo molto molto bene, poi sono arrivate 5 partite in cui abbiamo fatto solo 2 punti e questo ha portato alla nostra scelta”
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