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Lionel Messi, attaccante argentino del Barcellona, ha parlato ai microfoni della MBC, la televisione egiziana. La Pulce ha toccato tanti argomenti e ha detto la sua anche sul campionato italiano.
IL FUTURO E L'ITALIA - "Mi piace il calcio italiano come la Premier. Nel calcio non si sa mai, ma voglio ritirarmi al Barcellona. Seguo le grandi partite del calcio italiano, mi piace. Ma come ho detto la mia intenzione è di continuare al Barcellona per molti anni e finire la carriera in blaugrana. Spero di non cambiare opinione, ma nel calcio non si sa mai e le cose cambiano da un giorno all'altro".
GRAZIE A RIJKAARD - "Tutti i tecnici che ho avuto mi hanno insegnato qualcosa, ma il più importante per me è stato Rijkaard. Ha creduto in me e mi ha inserito al momento giusto. E' stato il più importante per me. Se non mi avesse fatto debuttare e non avesse creduto in me forse non sarei qui ora. E' una persona importante, si fidava di me e mi ha messo al momento giusto".
IL BARCELLONA DI OGGI - "Il calcio è uno sport di squadra e con il Barcellona ci siamo prefissati degli obiettivi. Il gruppo viene prima del singolo e con uno sguardo ci intendiamo".
LA RIVALITA' CON CRISTIANO RONALDO - "I paragoni e i duelli sono una cosa inventata dalla stampa. Io penso ad aiutare la squadra, giocare e crescere sempre. Non penso a confrontarmi con nessun'altro. Quando ha vinto i Pallone d'Oro li ha meritati".
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