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Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, Sinisa Mihajlovic non è mai stato vicino all'esonero come adesso. Solo una reazione rabbiosa con la Roma, una partita da leone e non da pecora, per dirla come il serbo, potrebbe salvarlo. Ma poi? Mihajlovic, pur battendo la Roma fuori casa, rimarrebbe al centro della bufera, sotto giudizio per ogni partita. In questo modo è impossibile pensare ad un progetto a lungo termine, ovvero ciò che si ricercava questa estate.
A stupire è l'atteggiamento della dirigenza rossonera. Mai come ora un allenatore è stato abbandonato a se stesso. Il silenzio creatosi intorno a Mihajlovic è davvero assordante. Non una dichiarazione di fiducia al mister, nè da parte di Galliani nè tanto meno da parte di Berlusconi, quasi come se volessero lavarsene le mani.
In realtà Galliani e Berlusconi stanno già pensando al futuro. Secondo la "Rosea" ci sarebbe già addirittura un preaccordo con Marcello Lippi. L'ex ct è appena tornato dalla vacanza a Santo Domingo, ed è pronto a subentrare a Mihajlovic anche in caso di sconfitta con la Roma. Lippi sarebbe affiancato da Cristian Brocchi, che si tiene già pronto da prima delle feste natalizie.
La storia tra il Milan e Mihajlovic sembra già ai titoli di coda, e il Milan da giugno dovrà ripartire ancora una volta. Probabilmente a giugno non ci saranno più Lippi e Brocchi, ma si ripartirà con un nuovo progetto tecnico. Infatti i due allenatori sarebbero solo una soluzione temporanea. Il favorito per giugno sembra essere Luciano Spalletti.
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