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Stefano Pioli e Marco Giampaolo (credits: GETTY Images)
ULTIME MILAN - Giro di boa. Tempo di bilanci. Con il match di oggi si è conclusa la prima parte del campionato e, dunque, della stagione. Cagliari-Milan ha chiuso il girone d'andata rossonero. Un girone che certamente non sarà ricordato, se non in maniera negativa. Dopo 19 partite, infatti, sono solo 25 i punti totalizzati dalla squadra milanista, con appena 7 successi, esattamente tanti quante sono le sconfitte. Completano il quadro 4 pareggi.
Una girone d'andata che è durato tanto, sentimentalmente parlando, per i tifosi rossoneri. Perchè è successo davvero tanto. Si è partiti con Marco Giampaolo in pacnchina, presentato come Maestro di calcio in grado di portare di nuovo al Milan il bel gioco. Purtroppo, però, non c'è mai stato proprio gioco, figurarsi se bello. Si ricorderà la sconfitta all'esordio con l'Udinese per 1-0 senza mai tirare in porta, la vittoria a fatica con l'Hellas Verona nonostante la superiorità numerica, il derby perso senza appello e l'umiliante 3-1 in casa con la Fiorentina con i tifosi rossoneri ad applaudire gli avversari. Insomma, niente di buono. Il suo Milan non è mai sbocciato. Forse mancava convinzione nei giocatori, forse sarebbe servito più tempo. O magari semplicemente non è scattata la scintilla. Fatto sta che l'inizio da incubo ancora oggi sta penalizzando la squadra. Con lui, in 7 giornate appena 9 punti.
Dunque il cambio in panchina, dunque Stefano Pioli. L'arrivo del "normalizzatore" sembrava davvero aver "normalizzato", appunto, le cose. Buone prestazioni, Milan che sembrava sulla strada del ritrovamento, ma pochi punti: un pareggio sfortunato col Lecce, sconfitta con le due romane e con la Juventus, pareggio col Napoli. In mezzo anche il solo successo con la SPAL. Il Milan dava segni di miglioramento, ma anche a causa del calendario difficile non è riuscito a fare punti. Le gare con Parma e Bologna regalano due vittorie consecutive, due vittorie convincenti. Sembrava l'inizio di un ottimo momento, finalmente col calendario più amico, ma poi di nuovo le tenebre: 0-0 con Sassuolo e Sampdoria, con il 5-0 subito con l'Atalanta di mezzo.
Arriviamo dunque ai nostri giorni. Il girone si è chiuso con la vittoria per 2-0 a Cagliari. Una vittoria che, però, sembra diversa dalle altre. Nelle precedenti, il Milan sembrava semplicemente fare passi avanti rispetto a prima, sembrava aver rattoppato ciò che non funzionava per provare a svoltare. Oggi la sensazione è diversa: il Milan ha vinto dopo una rivoluzione quasi totale. I rossoneri si sono resi conto dei propri limiti e hanno cambiato tutto. Fuori elementi che sembravano imprescindibili, ma limitanti, dentro uno Zlatan Ibrahimovic in più. Così, un girone d'andata da incubo si chiude con una prospettiva serena. Perchè gli incubi sono sogni e alla fine ci si sveglia. E il girone d'andata è stato troppo brutto per essere vero. L'augurio è che quello di ritorno invece sia reale, sia da Milan.
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