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Hakan Calhanoglu, centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)
NEWS MILAN - Hakan Calhanoglu da qualche settimana a questa parte viene schierato da trequartista nel 4-2-3-1, o 4-4-1-1 che dir si voglia. Il turco agisce alle spalle di Zlatan Ibrahimovic, facendo da raccordo tra centrocampo e attacco. Finalmente viene schierato nel suo ruolo naturale.
Da quando è arrivato al Milan, nell'estate 2017, è stato schierato in tutti i ruoli tra centrocampo e attacco, ma mai da trequartista. Per lungo tempo ha giocato da esterno sinistro nel tridente, poi da interno sinistro nei tre di centrocampo. Addirittura c'è chi lo vedeva come regista davanti la difesa, ruolo che peralro ha anche ricoperto in emergenza.
Dall'arrivo di Stefano Pioli qualcosa è cambiata. Sin dalle prime partite, seppur venisse schierato inzialmente da esterno sinistro nel 4-3-3, spesso si accentrava per far spazio alle discese di Theo Hernandez. In questo ruolo ibrido, Calhanoglu ha fatto benino ma i risultati erano sempre altalenanti per il Milan. Dall'arrivo di Zlatan Ibrahimovic è cambiato tutto, anche il modulo. Nelle prime partite faceva l'esterno sinistro di centrocampo, e ultimamente è stato spostato da trequartista puro alle spalle di Ibra.
In questo ruolo da trequartista, sin qui, ha fatto parecchio bene riuscendo a mostrare le proprie qualità con maggiore continuità. Gli manca però ancora un ulteriore step: il gol. Deve riuscire ad essere maggiormente incisivo, perché conosciamo bene (sulla carta) le sue doti balistiche, ma troppo spesso sono rimaste colpevolmente sopite.
Il Milan possiede numerose qualità all'interno della sua rosa, ma faticano maledettamente ad emergere. E in tal senso, proprio Calhanoglu è uno degli esempi. Ma non dimentichiamo Rafael Leao e Lucas Paquetà, il cui talento è stato sin qui inespresso: vota il sondaggio >>>
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