Con il Milan che si prepara all'ultima amichevole della tournée americana, andiamo a scoprire come si stanno integrando i nuovi acquisti
In attesa delle partite che valgono 3 punti questa estate ci sta regalando le solite amichevoli che punzecchiano la curiosità di ogni tifoso senza, però, soddisfarla mai. Il Milan è tornato a giocare e lo ha fatto, escludendo il match con il Lumezzane, contro squadre del calibro di Real Madrid e Juventus. Due sfide dal sapore di Champions League, aspettando quella contro il Barcellona che chiuderà la tournée americana, che ha messo in mostra alcuni dei nuovi arrivati.
La campagna acquisti rossonera è stata finora sfavillante. Dal Chelsea sono arrivati Loftus-Cheek e Pulisic, dall'AZ è giunto Reijnders, dal Salisburgo è atterrato Okafor, dalla Lazio la possibile sorpresa Romero e dall'Atalanta un secondo portiere come Sportiello. A Milanello, poi, vi sono anche Chukwueze e presto Musah. Un totale di 8 acquisti che potrebbe vedere nuove aggiunte tra difesa, centrocampo ed attacco.
Come si stanno integrando
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Intanto, però, andiamo a capire come, tatticamente, i nuovi arrivati si stiano integrando. Partiamo dal portiere, con Sportiello che ha giocato tutte e tre le amichevoli disputate alternandosi fra luci ed ombre. Al netto di qualche errore, vedasi il gol di Valverde, l'ex Atalanta risulta comunque essere un secondo portiere affidabile, e siamo abbastanza certi che lo dimostrerà quando chiamato in causa. Passiamo poi a Loftus-Cheek. Il centrocampista inglese sembra essere quell'erede di Kessié mai arrivato durante la scorsa stagione. Ha gamba, passo, qualità e strapotere fisico. Pioli lo ha inserito nell'intermezzo tra mezz'ala e trequartista, dandogli modo di svariare e lanciarsi in area di rigore quando possibile. Finora ottime prove, ma dal suo fisico si capisce subito che avrà bisogno di tempo per carburare ed entrare in ottima forma.
Reijnders, Pulisic e Romero
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Arriviamo a Reijnders. Contro i Blancos si è visto poco, mentre contro la Juve ha regalato sprazzi di grandi qualità. Si tratta di un giocatore che pensa in modo verticale, lo si intuisce immediatamente. Non ha paura dei contrasti né tantomeno di sfuggire in solitaria al pressing avversario. Insomma, il prototipo di centrocampista olandese. A discapito dell'opinione generale, Reijnders giocherà da mezz'ala e da quel poco che abbiamo visto abbiamo anche capito il perché. Giungiamo poi a Pulisic. L'esterno americano ha fatto sfracelli contro il Lumezzane, mostrato belle cose contro il Real Madrid e rimasto un po' in ombra contro i bianconeri. Sarà stata la presenza di Leao, che fa pendere la manovra verso le sue parti, ma l'ex Chelsea, se invogliato bene nella manovra, può risultare davvero determinante. Il valore c'è, eccome, bisogna solo metterlo a frutto.