Le parole di Stefano Pioli prima, e quelle di Calabria poi, certificano la delusione del Milan dopo il pareggio raggiungo in extremis contro la Roma. Una partita fisica, antipatica, condita da tante interruzioni e qualche provocazione di troppo. I giallorossi l'hanno impostata in quel modo, hanno trovato il vantaggio e poi hanno subito il pareggio. Un punto ciascuno che non fa male ma neanche troppo bene. Capitolo chiuso, andiamo avanti. L'Inter ha vinto, la Lazio ha perso e la Juventus ha pareggiato, il quadro generale vede ben 5 squadre in 3 punti. La gara all'Europa che conta è più che mai aperta.
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Milan, prima la Cremonese e poi la Lazio: inizia il viatico europeo
I rossoneri ora ospiteranno la Cremonese a San Siro. All'andata ne uscì un pessimo 0-0, con un turnover fin troppo ricco e qualche recriminazione arbitrale. A quest'ultimo proposito le rivendicazioni del Milan iniziano a diventare molteplici: anche contro la Roma diverse decisioni sono risultate quantomeno discutibili, come i due falli di Ibanez e Matic che sembravano più rossi che gialli. Eppure si va avanti, non è la prima e non sarà l'ultima volta, questo Milan ha dimostrato negli anni di giocare e raggiungere traguardi oltre qualsiasi torto. Tornando ai discorsi di campo, la squadra allenata da Ballardini non sarà un avversario facile, soprattutto perché appare come il prototipo di formazione che più ha fatto soffrire i rossoneri durante questa stagione.
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La difficoltà contro le squadre chiuse
—Lo abbiamo visto all'Olimpico, così come lo abbiamo visto contro l'Empoli, ma anche contro la Salernitana e l'Udinese. Quando il Milan incontra squadre che si preoccupano maggiormente a non prendere goal iniziano i guai. I ragazzi di Pioli giocano meglio quando ci sono spazi da attaccare, corridoi da aggredire. I vari Leao, Theo Hernandez, Brahim Diaz e Giroud esprimono al meglio le loro qualità contro avversari disposti a viso aperto. Mercoledì i rossoneri affronteranno un'altra gara chiusa e molto tattica. Ci sarà bisogno di più cinismo, poiché le occasioni saranno poche e dovranno essere sfruttate nel migliore dei modi. Concludere il match con la Cremonese con un pareggio o una sconfitta potrebbe compromettere gran parte della volata alla prossima Champions League. Le avversarie corrono e lo deve fare anche il Milan.
Capitolo Lazio
—Subito dopo il fischio finale di Milan-Cremonese, allora, si potrà pensare al match contro la Lazio. Quello contro i biancocelesti è un viatico di fondamentale importanza, ma inquieta pensare che solo 4 giorni dopo ci sarà da giocare un derby in Champions. La forza mentale in rush finali come questi conta tantissimo e quando ti ritrovi a giocarti l'accesso ad una finale europea è difficile non pensare ad altro. Tuttavia, i rossoneri dovranno essere bravi, e ancora di più saggi, a focalizzarsi su una partita alla volta. Mai come in questa situazione ogni dettaglio pesa quanto un macigno e sottovalutare alcune dinamiche può essere fatale. Probabile vedere un piccolo turnover contro la Lazio, cosa più che naturale, ma chi giocherà, presumibilmente chi lo ha fatto di meno come Origi, De Ketelaere e via così, dovrà farlo con la cattiveria di chi si gioca anche il proprio futuro in squadra. LEGGI ANCHE: Milan, in vista un nuovo caso Botman? Le ultime >>>
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