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Milan, guida alle griglie di partenza: un campionato già segnato a luglio

Con il Milan che si appresta ad iniziare il raduno estivo, tra social, e non, spopolano previsioni e giudizi finale per il campionato

A leggere notizie, giornali, rumors, voci di corridoio e leggende metropolitane sembra che il campionato italiano 2023/24 sia già deciso. Tra squadre che ancora non registrano alcuna trattativa e club che progettano acquisti divisi e suddivisi, pare esservi un Milan indebolito e senza una bussola. L'addio di Paolo Maldini ha sconvolto il tifo rossonero, ne ha distrutte le fondamenta e la cessione di Tonali ha dato il colpo fatale. I rossoneri aggiungono pedine ma non si rafforzano, sondano, studiano ma, alla fine, viene pubblicata sempre la stessa frase: "Milan beffato".

Una griglia finale a luglio

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Già, Milan beffato. Deriso da Thuram prima e Frattesi poi, altri due derby, stavolta di mercato, persi contro l'Inter sulla scia di una Supercoppa e un'eliminazione dalle semifinali di Champions League. I nerazzurri sono già a 6 punti di vantaggio dai rossoneri, strano però che in classifica non risultino.

Sarà per un inizio di calendario non certamente semplice per i ragazzi di Stefano Pioli, ma serpeggiano sensazioni molto negative sulla prossima stagione. Le rivoluzioni non portano bene e non fa nulla se sul mercato, finora, stai agendo secondo la collaborazione di più fattori. Eppure, fa che Tonali venduto al Newcastle per 80 milioni di euro risulti essere una tragedia, mentre Onana ad un passo dal Manchester United, dopo un unico anno, passi come una vera e propria masterclass. Fa, poi, che Brozovic bistrattato e costretto ad andarsene non porti alcuna notizia, mentre le vicissitudini dirigenziali rossonere sono all'ordine del giorno. Infine, vogliamo escludere Frattesi che preferisce l'Inter ma che, numeri alla mano, porti in saccoccia solo 4 gol in più a Pobega?

Campionato già segnato

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Campionato già concluso, allora. Il Milan che non compete per lo Scudetto e fatica ad entrare tra le prime quattro. Congratulazioni alle altre e pensiamo alla stagione 2024/25. Questo è, riassumendo, il pensiero critico e collettivo di chi guarda dall'esterno e gongola all'idea di leggere di crisi ed esoneri rossoneri ai soli inizi di settembre. Sta di fatto, però, che siamo ancora a luglio. Manca ancora un mese e 11 giorni all'inizio del campionato ma, a quanto pare, si tirano già somme e giudizi.


Il Milan avrà tanto lavoro da fare, sia sul campo che tra le scrivanie. È chiaro che questa riorganizzazione necessità di tempo e pazienza, ma giudicare una squadra non ancora scesa in campo, neanche per un amichevole, è un peccato enorme. L'addio di Tonali ha fatto male, quasi quanto quello di Maldini, ma rimane la maglia e un gruppo da tifare e sostenere. Nelle situazioni più complicate i rossoneri si sono resi spesso protagonisti di grandi imprese, sia dai tempi di Berlusconi che nel recente passato. Inutile ascoltare o leggere di chi si lancia a previsioni buie, la stagione deve ancora iniziare e il tifoso milanista tende a non dimenticare. LEGGI ANCHE: Stipendio Loftus-Cheek, quanto guadagna al Milan >>>