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Milan, il tuo declino attraverso cessioni eccellenti

Una volta il Milan comprava campioni e ora è costretto a venderli. Un processo iniziato già dieci anni fa, sintomo di un qualcosa che si è pian piano rotto. Ripercorriamo gli ultimi anni con le grandi cessioni del mercato milanista

Donato Bulfon

Ricardo Kakà e Andriy Shevchenko, bandiere del Milan (credits: GETTY images)
 Andriy Shevchenko nel 2003 dopo il rigore decisivo in Milan-Juventus di Champions League (credits: GETTY Images)

E' la prima grande cessione dopo tanti anni di acquisti top. Lo Zar di Kiev lascia Milano per 45 milioni di euro e vola a Londra, in quel Chelsea che poi tanta fortuna non gli ha portato. Il motivo? La scuola per i figli. Ed è qui che il popolo rossonero capisce che non ci sono più incedibili e se va via anche uno come Sheva...Il 2006 è l'annus horribilis, parte Shevchenko, Calciopoli toglie tanti punti ai rossoneri e consegna un punto interrogativo sul futuro del Milan. Al posto di Sheva, dovevano arrivare Ibrahimovic o Adebayor, ma alla fine arriva Ricardo Oliveira. L'anno successivo arriva Ronaldo e la Champions, ma questa è un'altra storia.

 

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