Milan-Lazio, Capello: “Leao mi ha innervosito. Non può giocare da solo”

L'ex allenatore del Milan Fabio Capello, intervistato a Radio Anch'io Sport, ha commentato tra le altre cose il match di ieri sera di San Siro

MILAN-LAZIO - Ai microfoni di Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch'io lo Sport, Fabio Capello ha parlato tra le altre cose anche del match di ieri sera tra Milan e Lazio: "Il Milan è in difficoltà e i giocatori non sono di grandissimo livello, questo lo sanno tutti e lo vedono. A San Siro giocano con paura, hanno timore e non riescono a esprimersi. Manca la personalità. Anche chi è forte tecnicamente, come Paquetà, non si esprimono al meglio. Sono pochi i giocatori da Milan, hanno difficoltà a indossare questa maglia".

Su Piatek e Leao insieme: "Il Leao di ieri sera mi ha innervosito, non può pensare di giocare solo con la palla tra i piedi. Deve partecipare al gioco sia in fase difensiva che in fase offensiva. Quando ha la palla tra i piedi è un giocatore da Milan ma non basta. Ho passato momenti difficili da allenatore e da calciatore ma senza personalità è dura":

Chi può far rinascere questo Milan e se le tensioni in società influiscono: "Sicuramente, i giocatori leggono tutto e vengono influenzati. Ci vorrebbe un vero capitano, non solo un giocatore che indossa la fascia. Qualcuno che prenda in mano la situazione: la forza di un allenatore è avere dei leader che possano creare un grande gruppo". Ecco, invece, il commento ironico di Matteo Salvini sul match perso ieri sera>>>

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