Tra realtà e ambizione
—Questo mercato la dice lunga sul percorso intrapreso dalla società. La squadra è ora composta da elementi validi che possono alternarsi a più riprese, una panchina decisamente più lunga dello scorso anno e un forte spirito di rivalsa. Sul piano tattico pende il punto interrogativo più grande: come giocherà questo Milan? Forse è inutile fare ipotesi ad oggi, ma con le nuove pedine a disposizione di Pioli vi è un ampio ventaglio di possibilità. Lo scopriremo sul campo, insomma, nel frattempo immaginiamo a cosa possa puntare questa squadra che, almeno per ora, sembra possedere una delle rose più forti in Serie A.
In campionato la corsa rimane al Napoli, la squadra di Rudi Garcia non potrà essere molto lontana da quella di Spalletti per uomini e filosofia di gioco. La Juventus è in ricostruzione, ma porta in rosa giocatori e allenatori che ormai si conoscono bene e sottovalutare i bianconeri non è mai cosa buona e saggia. Sull'Inter è difficile fare valutazioni, il mercato dei nerazzurri deve ancora iniziare davvero ma la finale di Champions League potrebbe aver donato agli uomini di Inzaghi una consapevolezza maggiore.
Ci sono poi Roma e Lazio, due squadre che stanno togliendo poco ma anche aggiungendo poco. I biancocelesti hanno perso Milinkovic-Savic ma si fanno forti del gioco espresso. I giallorossi, invece, stanno migliorando il reparto offensivo ma chissà quanto potrà pesare la dolorosa sconfitta in finale di Europa League. Infine, guai a escludere l'Atalanta, rinvigorita dal ritorno in Europa e una squadra che, pian piano, sta aggiungendo pezzi giovani e talentuosi. Milan, ecco Reijnders: le prime parole da rossonero >>>
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