Intanto che il mercato prosegue e il Milan studia nuove mosse, andiamo ad approfondire quello che potrebbe essere la stagione dei rossoneri
Un mercato così sfavillante non lo si vedeva da tanto tempo. Il Milan mette la quarta e acquista giocatori importanti, funzionali, duttili e, cosa importante, seguendo una logica ben precisa. Inutile fare paragoni con il mercato che fu del tandem Fassone-Mirabelli, all'epoca non arrivarono Pulisic, Loftus-Cheek, Okafor e, chissà, altri nomi d'alto calibro. Intanto, però, i tifosi rossoneri gongolano, impazienti di vedere i nuovi giocare prima in amichevole contro Real Madrid, Juventus e Barcellona e poi in campionato, quando la posta si alzerà a dismisura.
In questo clima di festa non può mancare la nota dolente, portata avanti da chi ha vissuto i momenti più bui della storia di questo club. Le rose che cambiano nettamente hanno bisogno di tempo, i neo-acquisti devono adattarsi e l'allenatore deve imparare a conoscerli. Tutto vero, ma ci si dimentica che in questa squadra vi è uno zoccolo duro, un gruppo di giocatori che si allena a Milanello da quasi 5 anni e che di certo aiuterà a far capire bene cosa vuol dire vestire la maglia rossonera.
Tra realtà e ambizione
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Questo mercato la dice lunga sul percorso intrapreso dalla società. La squadra è ora composta da elementi validi che possono alternarsi a più riprese, una panchina decisamente più lunga dello scorso anno e un forte spirito di rivalsa. Sul piano tattico pende il punto interrogativo più grande: come giocherà questo Milan? Forse è inutile fare ipotesi ad oggi, ma con le nuove pedine a disposizione di Pioli vi è un ampio ventaglio di possibilità. Lo scopriremo sul campo, insomma, nel frattempo immaginiamo a cosa possa puntare questa squadra che, almeno per ora, sembra possedere una delle rose più forti in Serie A.
In campionato la corsa rimane al Napoli, la squadra di Rudi Garcia non potrà essere molto lontana da quella di Spalletti per uomini e filosofia di gioco. La Juventus è in ricostruzione, ma porta in rosa giocatori e allenatori che ormai si conoscono bene e sottovalutare i bianconeri non è mai cosa buona e saggia. Sull'Inter è difficile fare valutazioni, il mercato dei nerazzurri deve ancora iniziare davvero ma la finale di Champions League potrebbe aver donato agli uomini di Inzaghi una consapevolezza maggiore.