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Stefano Pioli, tecnico del Milan (credits: GETTY Images)
ULTIME NEWS MILAN - In questo momento in cui il calcio è in ginocchio a causa dell'emergenza coronavirus, ci ha pensato la notizia del licenziamento di Zvonimir Boban a rendere ancora più caotica la situazione in casa Milan. Ivan Gazidis, dopo l'intervista non autorizzata del croato a 'La Gazzetta dello Sport', è andato su tutte le furie, rompendo definitivamente un rapporto che già stentava a rimanere in piedi da qualche mese. Il pomo della discordia sarebbe stata la scelta presa dallo stesso Gazidis di affidare la guida tecnica e non solo a Ralf Rangnick, scavalcando di fatto Boban e Maldini, in teoria i responsabili di una scelta di questo tipo.
Sta di fatto che, all'interno di questa vera e propria lotta di potere, rientra anche Stefano Pioli, spettatore di uno scontro surreale che, con ogni probabilità, farà saltare l'intero organigramma attuale. L'allenatore del Milan è subentrato a Marco Giampaolo ormai un girone fa, trovando una squadra senza una vera identità dopo un'intera preparazione estiva e 7 partite di Serie A disputate. Già dal suo esordio contro il Lecce, i rossoneri hanno cambiato subito marcia, offrendo una prestazione convincente, nonostante lo sfortunato pareggio per 2-2.
Anche nelle sfide successive contro Juventus, Napoli e Lazio, ad esempio, il Milan ha dimostrato più consapevolezza e un'identità mai mostrate nell'era Giampaolo. Anche qui i risultati non hanno aiutato, ma la squadra è migliorata sempre di più. Soprattutto dopo l'arrivo a gennaio di Zlatan Ibrahimovic, l'uomo d'esperienza tanto decantato dal duo Boban-Maldini. Da qui in poi, Pioli ha avuto la bravura di cambiare pelle al suo Milan, cambiando modulo in funzione dello svedese. Nelle ultime settimane sono arrivati anche i risultati, che hanno portato il Diavolo in zona Europa League.
Tensioni societarie a parte, sembra così giusto non avere considerazione per un allenatore che ha saputo ribaltare un Milan smunto e povero di idee? Boban e Maldini, infatti, lo hanno difeso a più riprese, ma Gazidis ha già in mente un Milan ad immagine e somiglianza del suo Arsenal, squadra piena di giovani di talento da valorizzare in casa e rivendere a buon prezzo, per generare una plusvalenza. Ma i tifosi vogliono davvero questo? Intanto Boban ha già salutato tutti, Maldini riflette e Rangnick..., continua a leggere >>>
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