Il Milan parte alla volta dell'Olimpico per affrontare la Roma di José Mourinho: ecco le possibili insidie per i rossoneri
Se ad inizio luglio il pessimismo prese il sopravvento fra i tifosi del Milan, oggi, 31 agosto, il match contro la Roma appare presentarsi in modo più dolce. Nel giorno in cui fu scoperto il calendario della Serie A 2023/24, anche il più ottimista dei supporters milanisti certo non pensava ad un inizio del genere. Vittoria a Bologna e vittoria contro il Torino, 6 gol fatti ed uno solo subito. A sorprendere non sono tanto i numeri, ottimi tra l'altro, ma il modo in cui la squadra di Stefano Pioli gioca e aggredisce la partita.
Chi ben comincia
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Il punto da non sottovalutare, di queste prime due vittorie, è certamente l'avversario affrontato. Da una parte c'è stato il Bologna di Thiago Motta, una squadra che non si difende arroccata e, anzi, prova a mantenere il pallino del gioco. Dall'altra, invece, c'è stato il Torino di Ivan Juric, gruppo che non ti permette di giocar bene e che risulta sempre molto antipatico da sfidare. Due filosofie ben diverse e che, a sentire i più critici, avrebbero messo in mostra tutti i difetti di questo nuovo Milan.
Ecco, i difetti si son visti, soprattutto in difesa, ma i ragazzi di Pioli ne sono coscienti e già contro i granata gli errori sono diminuiti. Il bello, però, viene adesso. Prima la Roma, all'Olimpico fresca nuova casa di Lukaku, poi l'Inter, derby tanto atteso quanto ostico, e poi Lazio, Juventus e Napoli. Nelle prime dieci giornate di campionato il Milan affronterà ben 5 scontri diretti.
Roma sottovalutata
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Non vogliamo affrettarci in giudizi prematuri su possibili risultati finali, quindi partiremo dai giallorossi, prossimi avversari di Leao e compagni. La banda di Mourinho ha certamente iniziato male questo campionato: pareggio in casa con la Salernitana e sconfitta in trasferta contro l'Hellas Verona. Sui social si parla di partita semplice, vittoria agevole, punteggio ampio, ma non sarà affatto così. L'allenatore portoghese rientra fra le leggende di questo sport, risulta dunque inutile ricordare quanto la sua indole venga fuori nelle situazioni più complicate. La Roma è lo specchio del suo tecnico: quando sembrano al tappeto basta poco che i giallorossi si rialzano.