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Jaap Stam (ex difensore AC Milan), qui con i rossoneri nella stagione 2004-2005 | Milan News (Getty Images)
Jaap Stam, ex difensore del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista in esclusiva ai nostri microfoni, soffermandosi in modo particolare su tre temi. Ha infatti toccato l'argomento della valutazione eccessiva dei giocatori al giorno d'oggi per poi ricordare la finale di Istanbul, nella Champions League 2005, per poi concludere con un ragionamento sulla difesa di cui faceva parte al tempo. Ecco, dunque, le sue parole.
"Il Milan pagò intorno ai 11 milioni per prendermi dalla Lazio. Se oggi costerei ne costerei 100? Spero qualcosina in più perché se vediamo i prezzi che vengono pagati alcuni calciatori, è incredibile! Quanto a qualità poi non si può paragonare."
Cos'è successo ad Istanbul nel 2005? Stam dice: "È sempre dura parlarne... è la prova che anche una squadra con grandi campioni quando subisce un gol poi ne risente a livello di organizzazione. Vieni sorpreso da alcuni momenti e di conseguenza prendi gol. Tutto sommato giocammo una grande partita, creando occasioni anche dopo il pareggio. Questo è il calcio, se la squadra che è in svantaggio riapre la partita poi prende coraggio e crede di poterne fare altri gol. Noi perdemmo l'equilibrio e venimmo colpito da un esaurimento in quei sei minuti. Il Liverpool ne approfittò per segnare. È un grande dolore perché poi ti ricordi più delle finali di Champions perse di quelle vinte. Io personalmente penso più al 2005 che al 1999 quando la vinsi con lo United".
Non è normale con quella difesa composta da Dida, Cafu, Nesta, Maldini e lei prendere tre gol in quel modo? "Non lo è ma sono cose che capitano. Puoi chiamarlo la bellezza del calcio ma per noi furono all'epoca furono tempi bui, eravamo tutti amareggiati". LEGGI ANCHE: Milan, finalmente lo hai capito: servono giocatori funzionali, non figurine >>>
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