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MILAN, ITALY - MAY 24: Stephan El Shaarawy (2nd L) of AC Milan celebrates the opening goal with team mates during the Serie A match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on May 24, 2015 in Milan, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
(fonte acmilan.com)
Squadre di grandi città, di storia e tradizione. Milan-Torino è una classica di Serie A, anche se i valori in campo e di conseguenza gli obiettivi sono diversi: rossoneri in lotta per il vertice, granata soprattutto attenti alla salvezza. A San Siro, martedì sera, andrà in scena un nuovo capitolo della sfida. Prima, però, riavvolgiamo il nastro rivivendo il precedente datato 24 maggio 2015 e terminato 3-0 per i rossoneri.
LO SCENARIO
È la penultima giornata, l'ultima casalinga, di una stagione travagliata. La squadra di Filippo Inzaghi, nella sua annata d'esordio come allenatore di Serie A, ha sempre viaggiato tra alti e bassi e occupa il decimo posto in classifica. Un periodo molto negativo ha già tolto ogni speranza di Europa: poche vittorie, scarsi sorrisi e tifosi arrabbiati. Ma il Diavolo riesce comunque a finire nel migliore dei modi il campionato, battendo il Torino e poi l'Atalanta (3-2) a Bergamo, arrivando a quota 52 punti totali proprio dietro al Toro di Ventura.
IL FARAONE ALZA LA CRESTA
È la notte di El Shaarawy. Protagonista di una stagione complicata, appena rientrato dopo aver perso tre mesi per la frattura del metatarso. Il giovane Stephan si carica la squadra in spalla e la trascina al successo: suoi i gol dell'1-0, stop e collo potente al 18', e del 3-0, piatto preciso al 65'. In un colpo solo trova la prima rete del 2015 e la prima doppietta in campionato. Decisivo al ritorno da titolare, una liberazione per una giocatore che poi si confermò risorsa preziosa anche negli anni a venire.
LA FIRMA ANCHE DI PAZZINI
Non è, comunque, una gara in discesa perché il Diavolo, acquisito il vantaggio, è costretto a giocare in dieci per più di un tempo per l'espulsione di Zaccardo (fallo da ultimo uomo al limite dell'area su Molinaro). L'inferiorità numerica dura poco grazie al contributo di un ispirato van Ginkel, il quale a inizio ripresa conquista un calcio di rigore costringendo anche gli avversari (Molinaro) al rosso diretto. Dal dischetto, Pazzini non sbaglia e segna il 100esimo gol in carriera in Serie A. Nell'estate successiva, per la cronaca, il Pazzo passò all'Hellas Verona.
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