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Jesús Suso, fantasista del Milan (credits: GETTY Images)
ULTIME MILAN - All'inizio della stagione sembrava che l'arrivo di Marco Giampaolo potesse escludere naturalmente Jesus Suso dallo scacchiere rossonero. Con il passare degli allenamenti, però, l'allenatore rossonero si è sempre più convinto delle qualità dello spagnolo e non ha faticato a confermarlo. Nel suo 4-3-1-2 iniziale il numero 8 ha agito da trequartista, ruolo ben interpretato nelle amichevoli estive. Dopo la prima partita contro l'Udinese Giampaolo ha però deciso di mischiare le carte, rinunciando all'esperimento provato per tutto il precampionato. Suso è, probabilmente, il leader tecnico del Milan e Giampaolo non se l'e sentita di snaturarlo più del dovuto, facendolo giocare in un ruolo non suo.
Dalla partita con il Brescia in poi è stata data a Suso quella libertà di cui non godeva da trequartista. Il 4-3-1-2 è stato reso 'asimmetrico' proprio per permettergli di svariare di più nella sua zona di competenza. L'arrivo di Ante Rebic potrebbe favorirlo ancora di più, sistemandolo definitivamente nella posizione in cui ha giocato in tutti i suoi anni al Milan. Così come successo con Maurizio Sarri ai tempi del Napoli, Marco Giampaolo ha dovuto attuare un dietrofront importante che non gli ha permesso di seguire a pieno il proprio credo.
Il 4-3-3, soprattutto con l'arrivo di Rebic, sembra essere un vestito più adatto agli uomini di Giampaolo. La centralità di Krzysztof Piatek è un altro argomento importante in questo senso, ma il tutto è stato fatto sicuramente per permettere proprio a Suso si sentirsi ancora quel giocatore che più di tutti è in grado di spaccare le partite. Detto ciò sembra chiaro che questo Milan è costruito attorno allo spagnolo, che ancora una volta ha il compito di dover essere decisivo. Intanto ecco il diktat imposto da Giampaolo alla squadra in occasione della conferenza stampa di vigilia del derby, continua a leggere >>>
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