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Milan, Giampaolo non ha dubbi: la collettività viene prima dei singoli

Renato Panno

Marco Giampaolo in conferenza stampa ha insistito più volte su un'idea di calcio che esalti la collettività e non i singoli giocatori

ULTIME MILAN - É arrivato il momento di fare sul serio per il Milan di Marco Giampaolo che affronterà l'Udinese nell'anticipo domenicale delle ore 18 alla Dacia Arena. Conferenza stampa di vigilia dunque per l'allenatore rossonero che ha messo in chiaro alcuni aspetti, soprattutto riguardanti la formazione titolare che scenderà in campo domani, con l'obiettivo di conquistare i primi tre punti in campionato. Le domande poste al tecnico erano volte a scoprire quale fosse la condizione di alcuni singoli in vista del match. In particolare su come stessero i vari Ismael Bennacer, Leo Duarte e Rafael Leao su tutti.

Giampaolo ha risposto nello stesso modo per tutti i giocatori sopra citati, affermando come la loro condizione fisica sia ancora approssimativa e pertanto che sarà molto difficile vederli in campo dal primo minuto. Strano come dei nuovi giocatori, acquistati per consegnare maggiore qualità alla rosa, nessuno sarà in campo domani per aiutare la squadra. C'è curiosità di vedere, soprattuto, Bennacer e Rafael Leao, che portano sulle loro spalle la reputazione dei potenziali campioni.

Nonostante ciò, Marco Giampaolo non ci ha pensato due volte a considerarli come non titolari per la partita di domani. Ma perché? Il motivo è semplice: la sua idea di collettività è sempre più importante dei singoli giocatori. Quindi non importa chi scende in campo, ma importa come lo si faccia. L'algerino ha dimostrato una buona forma fisica ma non è pronto a giocare perché chi giocherà al posto suo ha meglio in mente i dettami tecnico tattici del suo allenatore. Atteggiamento e pensiero comune: è questo quello che Marco Giampaolo vuole insegnare ai propri calciatori. E poco importa se Rafael Leao ha dimostrato qualità ben più importanti di Samu Castillejo, sempre in uscita e adattato al ruolo. In campo ci andrà lo spagnolo perché conosce meglio quello che vuole lui. Un discorso che è sempre una costante per Marco Giampaolo, che cerca di operare una rivoluzione importante nel suo nuovo Milan. Per attuare questa rivoluzione c'è bisogno di tempo però, continua a leggere >>>

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