Milan, il gioco contro il Torino si è intravisto: bisogna ripartire da lì

ULTIME NEWS MILAN - Quella contro il Torino è la terza sconfitta arrivata dopo sole cinque partite. Un bilancio più che negativo che dovrà subire una sterzata decisa in occasione della gara casalinga contro la Fiorentina. Marco Giampaolo chiede tempo per trasferire al Milan la sua idea di calcio, ma è difficile solo pensare ad una tale concessione quando si parla di un ambiente che aspetta da anni di risollevarsi dopo periodi più che bui.

Ma non è tutto da buttare finora: contro i granata, infatti, il Milan ha dominato il match per larghi tratti anche dopo essere passato in vantaggio grazie al rigore trasformato da Krzysztof Piatek. Gli inserimenti di Theo Hernandez, Ismael Bennacer e Rafael Leao hanno dato una marcia in più al Milan che ha iniziato a far vedere quello per cui sta lavorando. Non è bastato, sia perché è difficile uscire da un momento negativo con facilità, sia perché il Milan ha dimostrato di essere una squadra ingenua forse a causa della poca esperienza dei componenti in campo. Contro il Torino la partita andava chiusa ma, in più occasioni, il Milan ha sciupato la chance giusta per farlo.

Una partita che deve servire da lezione e che va trasformata in energia positiva più che negativa. Il motivo è semplice: se si è visto un buon gioco per almeno un'ora di partita, perché non pensare che sia possibile affrontare le partite in questo modo per tutti i 90 minuti? É questo l'obiettivo di Giampaolo, che ha chiesto una mentalità offensiva alla squadra nella conferenza stampa della vigilia. La partita contro il Torino ha dimostrato che le basi ci sono, adesso bisogna lavorare duramente per compiere un passo successivo che appare necessario. Intanto ecco gli auguri ad Andriy Shevchenko del profilo ufficiale italiano della Uefa, continua a leggere >>>

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