ULTIME MILAN - Ieri sera, a Pristina (Kosovo), il Milan di Marco Giampaolo ha battuto per 2-0 il Feronikeli grazie ad un gol per tempo: magistrale punizione di Jesús Suso prima, diagonale di Fabio Borini su assist di Rafael Leao poi. Una prestazione tutto sommato soddisfacente, quella dei rossoneri, in una partita che, più che altro, è servita ai giocatori per fare fiato, mettere minuti nelle gambe ed entrare in ritmo in vista della prima sfida di campionato contro l'Udinese in programma tra due settimane.
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Milan, il gioco delle coppie: Giampaolo cerca gli incastri perfetti
Marco Giampaolo, tecnico del Milan, sta cercando di trovare la quadra, tra centrocampo ed attacco, tra i numerosi elementi a disposizione nel suo organico
La gara contro il Feronikeli, però, è servita anche al tecnico rossonero, che sta gradualmente recuperando tutti gli elementi del proprio organico, ovvero i giocatori rientrati dalle vacanze post Coppa America e Coppa d'Africa, per cercare di definire meglio ruoli e competenze dei tanti giocatori di qualità a sua disposizione. In particolare, concentriamoci su centrocampo ed attacco rossonero. Giampaolo, a Pristina, è infatti partito con Rade Krunic, Lucas Biglia e Hakan Calhanoglu in mediana, con Suso a fare da trequartista dietro André Silva e Samu Castillejo.
Nella ripresa, poi, ha tenuto in campo soltanto l'argentino in cabina di regia, anche per l'assenza di Ismael Bennacer, che si unirà al gruppo soltanto il 14 agosto, proponendo Fabio Borini mezzala destra, lanciando Lucas Paqueta mezzala sinistra, Giacomo 'Jack' Bonaventura dietro le punte e, infine, testando per la prima volta la coppia d'attacco formata da Krzysztof Piatek e Leao in un match di 'pre-season'. Ecco, dunque, emergere le idee di Giampaolo. Per il tecnico abruzzese, per esempio, Calhanoglu e Paqueta (come da lui stesso confermato a fine partita in merito il brasiliano) sono due mezzali e non due trequartisti. Difficilmente li utilizzerà in campionato in quella posizione.
Castillejo, visto il cambio di modulo e l'assenza di esterni, può giocare unicamente da seconda punta, al contrario di Borini che, invece, si destreggia molto bene anche nel ruolo di mezzala. Sia a destra sia a sinistra, dov'è andato a finire negli ultimi 15' di gara contro il Feronikeli, invertendo la posizione con Paqueta. Infine, Bonaventura, elemento recuperato alla causa rossonera dopo una stagione ai box per l'operazione alla cartilagine del ginocchio sinistro, che Giampaolo sembra vedere, per stile e visione di gioco, dietro le due punte, da 'numero 1o', anziché da mezzala di centrocampo, dove ha praticamente quasi sempre giocato da quando veste rossonero.
Certo, il Milan non è ancora al completo. A Cesena, sabato prossimo, ci sarà probabilmente spazio anche per Franck Kessie, assente in Kosovo per allenarsi al meglio a Milanello, e, pertanto, entrerà anche lui in ballo in quello che, a ben vedere, sembra un vero e proprio gioco delle coppie. Nella fattispecie: Kessie/Krunic per il ruolo di mezzala destra; Bennacer/Biglia per il ruolo di regista; Calhanoglu/Paqueta per il ruolo di mezzala sinistra; Suso/Bonaventura per la posizione di trequartista; Piatek/Silva per il ruolo di prima punta; Leao/Castillejo per il ruolo di seconda punta. Con Borini potenziale jolly tra le posizioni di mezzala ed attaccante di supporto al centravanti.
Un'alternativa, buona, per ogni ruolo, per un Milan che punta, necessariamente, a ritornare in Champions League attraverso un calcio godibile ed una nuova filosofia tattica. Questo, ovviamente, al netto del mercato che, in queste ultime tre settimane di sessione estiva, potrà portare lontano da Milanello, in particolare, Castillejo, Silva e/o Suso. Novità di giornata, infatti, sono arrivate proprio sullo spagnolo, artefice di un ottimo precampionato: per le ultime, continua a leggere >>>
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