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Lucas Paqueta, centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)
NEWS MILAN - Lucas Paqueta, classe 1997, centrocampista brasiliano, sarà schierato quasi certamente da titolare in Juventus-Milan di domenica sera all’Allianz Stadium di Torino. Da quando è arrivato Stefano Pioli al posto di Marco Giampaolo, infatti, l’ex Flamengo ha ritrovato, stabilmente, un posto nell’undici iniziale e, piano piano, sta ritrovando la forma migliore.
Dopo i primi match complicati, tra campo (poco e male) e panchina (tanta e poco redditizia) sotto la gestione di Giampaolo, tecnico che, recenti dichiarazioni alla mano, Paqueta ha palesato di aver digerito davvero a fatica, ora il brasiliano può riprendere finalmente quel percorso di crescita iniziato, a metà della passata stagione, con i rossoneri visto che, arrivato a gennaio dal Brasile, è stato praticamente sempre titolare fatto salvo infortuni e squalifiche.
Attenzione, però, perché il Milan, logicamente e giustamente, dal suo numero 39 si aspetta prestazioni di ben altro spessore. Per acquistarlo, infatti, il fondo Elliott Management Corporation, proprietario del club rossonero, ha speso ben 38,4 milioni di euro più bonus, pagandolo, in sostanza come un top player affermato quando ancora, al contrario, qui in Europa aveva e ha ancora tutto da dimostrare.
Nei match interni contro Spal (1-0) e Lazio (1-2) Paqueta, va detto, è stato uno dei più positivi del Milan. Vivo, pimpante, ‘dentro la partita’ mentalmente, nonostante abbia commesso vari errori in fase di impostazione del gioco, Paqueta si è messo totalmente a disposizione di Pioli, il quale, tatticamente, sta cercando di metterlo nelle migliori condizioni per esprimere al massimo le sue potenzialità.
“Mi adatto molto ai miei giocatori, cerco di valorizzarne le caratteristiche. Soprattutto di quelli più bravi”, ha detto qualche giorno fa Pioli in conferenza stampa. Riferimento, anche, a Paqueta, che, avanzando di qualche metro il suo raggio d’azione, sta dando prova di essere capace di inserirsi tra le linee e fare male alla retroguardia avversaria. Certo, manca ancora la precisione sotto rete: tanti, troppi i tiri in porta sbagliati, e sballati, dal brasiliano, ma quella arriverà con il tempo e con l’esercizio a Milanello.
Juventus-Milan, però, non è una gara come le altre. È uno scontro storico, nel calcio italiano, sebbene il Diavolo viva, da tempo, un momento di flessione, e da Paqueta ci si aspetti che innalzi, sensibilmente, il livello del suo gioco. Se, davvero, il Milan vuole uscire con qualche punto dallo ‘Stadium’, campo dove in otto anni non ha conquistato mai neanche un pareggio, deve poter contare sull’apporto totale della sua creativa mezzala, al quale servirebbe, forse, un gol per sbloccarsi definitivamente.
Forse Giampaolo non aveva tutti i torti quando diceva a Paqueta di “essere meno brasiliano”. Concetto, questo, espresso molto male dall’ex tecnico del Milan, che aveva, però, l’intento di suggerire al centrocampista di essere più concreto possibile in determinate fasi del match, anziché, magari, tentare finezze da ‘futebol bailado’ molto belle da vedere per lo spettatore, ma poco utile ai fini del gioco di squadra. Trovare il giusto connubio tra talento ed utilità, all’interno di un campionato dal rendimento costante, sarà la vera sfida di Paqueta in questa stagione.
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