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Romagnoli, che succede? Il Milan ha bisogno di ritrovare il suo capitano

Daniele Triolo

Nella passata stagione Alessio Romagnoli era un pilastro del Diavolo. Ora non sembra fornire più tanta sicurezza. Urge un cambio immediato di rotta

"NEWS MILAN - Quando, nel luglio 2018, Leonardo Bonucci si è sfilato di dosso la fascia di capitano del Milan, portata per un anno prima di volersene tornare, in fretta e in furia, nella sua amata Torino, il Diavolo si è trovato alle prese con l’esigenza di trovare un nuovo leader nello spogliatoio.

"Le opzioni, in casa Milan, erano tante: da Giacomo ‘Jack’ Bonaventura, tra i più ‘anziani’ del gruppo, a Lucas Biglia, che aveva ricoperto la medesima posizione nella Lazio, passando anche per Gianluigi ‘Gigio’ Donnarumma, il quale, nonostante la giovanissima età, è uno dei giocatori più forti della rosa nonché uno dei più carismatici.

"La scelta, invece, di comune accordo all’interno dello spogliatoio, è ricaduta su Alessio Romagnoli, classe 1995, al Milan dall’estate 2015, riconosciuto anche dai più esperti come, ad esempio, Pepe Reina, un esempio da seguire sul terreno di gioco. La fascia di capitano ha responsabilizzato il numero 13 rossonero che, nel 2018-2019, è stato protagonista di una stagione da incorniciare.

"Insieme a Virgil van Dijk del Liverpool, poi vincitore della Champions League, Romagnoli è stato infatti l’unico difensore nei Top 5 campionati europei a non essersi mai fatto saltare in dribbling da un diretto avversario. Una colonna. Ogni qualvolta il Milan si è trovato in difficoltà nelle retrovie, ha fatto ricorso alla saggezza ed alle chiusure difensive del suo capitano, abile a metterci una pezza laddove non arrivavano i compagni.

"Nel suo ‘score’ anche 2 reti, pesantissime, in pieno recupero contro Genoa a ‘San Siro’ ed Udinese alla ‘Dacia Arena’, gol che hanno fruttato 4 punti in più ad un Milan che, fino all’ultima giornata dello scorso campionato, ha sognato di conquistare la qualificazione in Champions dopo sei anni. In questa stagione, quindi, ci si aspettava, da lui, che prendesse per mano i tanti giovani acquistati sul mercato dal club di Via Aldo Rossi per guidarli verso ambiziosi traguardi.

"Invece, finora, Romagnoli è affondato nella mediocrità della squadra milanista, che ha incassato ben 16 reti in 12 giornate, di cui addirittura 10 nell’ultima mezzora di gioco, segno di una tenuta mentale piuttosto fragile, sia con Marco Giampaolo in panchina sia, più recentemente, con Stefano Pioli. In particolare, nelle gare contro Inter e Juventus, le due grandi rivali del Milan, Romagnoli ha sbagliato e i suoi errori sono costati cari.

"Nel derby, si è fatto bruciare di testa da Romelu Lukaku in occasione della rete che ha chiuso la contesa; all’Allianz Stadium, si è fatto saltare troppo facilmente da Paulo Dybala in occasione del gol vittoria bianconero. Così non va. Per un Diavolo che, dopo la sosta del campionato per gli impegni delle Nazionali, cerca un’immediata risalita in classifica, sarà necessario ritrovare l’apporto del suo giovane condottiero.

"Cominciano a piovergli addosso critiche da più parti, ma Romagnoli non può aver smarrito, come d’incanto, tutte le qualità messe in evidenza fino a qualche mese fa. Semplicemente, come nel caso di Krzysztof Piatek, sta faticando a ritrovare il giusto sentiero in un periodo di tanti cambi, difficile, per un Milan che, certamente, non è quello vincente in cui sono cresciuti difensori del calibro di Alessandro Costacurta o Alessandro Nesta.

"Forza, capitano, il popolo rossonero è con te, pronto a sostenerti ed a non lasciarti mai solo, convinto di rivederti tornare presto a quei livelli standard di eccellenza al quale l’avevi fortunatamente abituato. Per l'anno venturo, nelle retrovie, Romagnoli potrebbe essere affiancato da un giocatore, forte, di comprovata esperienza internazionale: per i dettagli, continua a leggere >>>

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