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Verso Milan-Sampdoria: Ibrahimovic e il segno del destino

Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan (credits: acmilan.com)

Domani si giocherà Milan-Sampdoria. Fu la prima gara, il 26 agosto 2012, dei rossoneri senza Zlatan Ibrahimovic: un cerchio si chiude e si riparte da qui

Domenico Abbondandolo

NEWS MILAN - L’attesa sta finendo. A sette anni e mezzo di distanza dall’ultima volta, domani Zlatan Ibrahimovic tornerà a vestire la maglia rossonera in un 'San Siro' che, per Milan-Sampdoria, si preannuncia gremito a festa per l’esordio-bis del fuoriclasse svedese.

Sono stati giorni entusiasmanti e appassionanti per il popolo milanista, che ritiene Ibrahimovic l’elemento chiave per ridare un senso ad una stagione sin qui anonima e per trascinare il Milan verso l’inizio di una nuova era di vittorie e trionfi. L’avversario contro cui si aprirà la seconda vita rossonera di Zlatan, poi, sembra quasi un segno del destino.

Domani infatti a ''San Siro' ci sarà, ironia della sorte, la Sampdoria, contro cui il Milan di Massimiliano Allegri giocò la prima partita in campionato dopo l’addio di Ibrahimovic. Come se non fosse mai andato via, come se le stelle della galassia rossonera stessero finalmente per riallinearsi.

Era il 26 agosto 2012, prima giornata di campionato. Orfano dei senatori e dei suoi giocatori più rappresentativi, il Milan di Allegri si apprestava ad affrontare la neopromossa Sampdoria in un 'San Siro' ancora scosso dall’estate del ridimensionamento. Fu una partita stregata, in cui i rossoneri provarono in ogni modo a vincerla, ma a passare fu la Samp con un gol del carneade Andrea Costa, che decretò uno dei peggiori inizi di torneo della storia del Milan.

Fu l’inizio di un periodo di amarezze e delusioni, di umiliazioni e sconfitte che hanno scalfito – senza corroderla – la gloria che fu. Un periodo che tutti vogliono chiudere al più presto, come dimostra proprio il ricorso al totem Ibrahimovic. Domani, a distanza di 2689 giorni da quel 26 agosto, il cerchio si chiuderà.

Ibrahimovic sarà nuovamente al centro dell’attacco rossonero, laddove avrebbe dovuto e avrebbe voluto essere 7 anni e mezzo orsono. Sarà lì, come se la sua storia con il Milan non si fosse mai interrotta.  Con il numero 21, la somma dell’11 – il numero del suo primo biennio col Diavolo – e del 10, la maglia che avrebbe dovuto indossare, se fosse rimasto, in quella stagione. Scherzi del destino curiosi, che alimentano la speranza e le aspettative intorno al ritorno di Ibrahimovic.

La sua avventura col Milan ripartirà dallo stesso punto in cui si era interrotta, nella maniera più romantica possibile, a segnare un nuovo inizio per lui e per il club. Il destino ha già dimostrato di essere benevolo nei confronti di questo ritorno. A Zlatan spetta ora il compito di approfittarne e di lanciare il Milan verso la dimensione in cui lo aveva lasciato, quella dell’élite del calcio italiano ed europeo. Laddove vogliono le stelle. Anche di Ibrahimovic ha parlato, oggi, in conferenza stampa, il tecnico rossonero Stefano Pioli: per le sue dichiarazioni, continua a leggere >>>

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