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Niang, potenziale fuoriclasse. Montella stravede per lui

Luca Fazzini

Niang-Montella, un binomio perfetto di stima reciproca. Il tecnico gli dà fiducia, lui ricambia con assist e guizzi: e San Siro applaude...

“È un giocatore che mi intriga molto, voglio conoscerlo, può fare più di quello che ha fatto fin qui”. Parlava così Vincenzo Montella il 7 luglio, giorno della presentazione del tecnico alla stampa. L'oggetto? M'baye Niang. Un giocatore che da subito ha intrigato il nuovo allenatore rossonero, che ha scommesso sul francese già dal pre-campionato, ricevendo - in cambio - ben tre gol e prestazioni sempre più convincenti. Da ieri, però, si fa sul serio: il campionato è iniziato, e il Milan lo ha fatto nel migliore dei modi, rifilando un sofferto 3-2 al Torino.

Come il Milan, anche Niang ha iniziato alla grande: l'ex Caen è partito titolare nel tridente con Bacca e Suso, rivelandosi, alla fine, uno dei migliori in campo. Scatti, guizzi, dribbling e idee: così ha conquistato Montella e ha infiammato San Siro. Dopo anni passati a maturare, ecco un passo importante: l'esterno transalpino, ora, gioca con la squadra, senza intestardirsi in giocate personali. Suo l'assist per il 2-1 di Bacca, che ringrazia e fa volare i rossoneri.

Ma davanti, il Milan e Niang, hanno ancora 37 partite. Trentasette impegni dove il rendimento del francese sarà fondamentale: come ha detto Montella nella conferenza stampa pre-Torino, il potenziale c'è e il futuro può essere quello di un campione. Niang è duttile, a Genova ha imparato anche a giocare in mezzo all'attacco, da prima punta, ma manca ancora quel guizzo decisivo dell'ultimo tocco. Gesto che, invece, Carlos Bacca esegue alla perfezione. Ma la coppia Bacca-Niang funziona già: la stagione del Milan passerà anche dal francese...

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