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Gigio Donnarumma, Alessio Romagnoli e Tiémoué Bakayoko si abbracciano al termine di Milan-Spal 2-1 (credits: GETTY Images)
4 novembre 2018, stadio Friuli: la vittoria 0-1 del Milan in casa dell'Udinese segna una svolta nella stagione rossonera. Gli uomini di Gattuso, infatti, trovano un successo importantissimo nei minuti di recupero grazie a Romagnoli, ma - soprattutto - tengono la porta inviolata dopo dieci gare consecutive in campionato con almeno un gol subito. Quattordici totali, per la precisione. Errori individuali e disattenzioni dei singoli avevano causato diversi danni al Milan che - anche nelle vittorie - aveva sempre da recriminarsi i gol subiti.
Poi, come dicevamo, la svolta di Udine: da lì in poi, ben 8 clean sheets. Soli quattro gol subiti nelle ultime dieci giornate di campionato, sinonimo di una compattezza di squadra ritrovata e qualche meccanismo aggiustato. Innanzitutto, ecco la crescita di Romagnoli. Il capitano, dopo qualche errore iniziale (si vedano i gol subiti contro Cagliari, Atalanta ed Empoli), ha alzato notevolmente il suo livello, con una serie di prestazioni ai limiti della perfezione. Fianco a lui si sono alternati - in attesa di Mattia Caldara - Mateo Musacchio e Cristian Zapata. Entrambi hanno regalato sicurezza e personalità in un reparto capace di mettere la museruola a bomber come Milik.
Impossibile non menzionare, poi, Gigio Donnarumma: dopo le tante chiacchiere, per il portierone rossonero sembra essere arrivata la stagione della normalità. Pochi riflettori della ribalta rivolti verso di lui, ma tanta qualità in campo: basti pensare alle ultime due sfide di campionato, con la prestazione da eroe a Roma (almeno 5 interventi su Dzeko, Zaniolo ed El Shaarawy) e quella di ieri contro il Cagliari (decisivo con due grandi interventi su Joao Pedro). Il problema di inizio stagione, dunque, è risolto: adesso il Milan è un fortino inespugnabile. E GIGIO, NEI GIORNI SCORSI, HA DETTO NO ALLA JUVENTUS >>> CONTINUA A LEGGERE
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