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Stefano Pioli e Ralf Rangnick (credits GETTY images)
MILAN NEWS - Ad oggi i due candidati più forti a sedersi sulla panchina rossonera il prossimo anno sono Ralf Rangnick e Stefano Pioli. Il primo è il nome che più di ogni altro sta facendo parlare di sé in orbita Milan negli ultimi mesi. E' stato il pomo della discordia che ha causato la rottura tra Ivan Gazidis e Zvonimir Boban, con conseguente allontanamento di quest'ultimo, ed è stato protagonista anche di diverse interviste che hanno confermato i contatti e gli interessamenti avvenuti tra le parti, ma anche che ad oggi non c'è nulla di fatto.
Insomma, Rangnick ha lanciato qualche segnale. Ha fatto capire, soprattutto nella sua ultima uscita al Mitteldeutsche Zeitung, che qualora dovesse lasciare il suo attuale ruolo nel gruppo Red Bull, nel nuovo club vorrebbe avere poteri, influenza e soprattutto voce in capitolo nelle decisioni fondamentali. Resta da capire, insomma, qualora il tedesco dovesse davvero firmare coi rossoneri se abbia intenzione di prendere il posto di Pioli oppure accomodarsi dietro alla scrivania in via Aldo Rossi e gestire tutto da lì.
Dubbi che verranno risolti nelle prossime settimane, ma che purtroppo devono fare i conti con le incognite dettate dalla pandemia che ci sta colpendo. Come detto da Rangnick, il Coronavirus ha ostacolato e rallentato tutto. Ora ci sono "altre cose da considerare" (allusione al budget? All'aspetto economico? Chissà..) e per questo motivo se l'emergenza non dovesse rientrare in tempi brevi, le quotazioni di permanenza di Stefano Pioli non sarebbero più così basse.
Senza dimenticare che a fine stagione si dovrà discutere anche del futuro di Zlatan Ibrahimovic e Paolo Maldini. Entrambi - stando alle indiscrezioni riportate dai giornali sportivi - sarebbero fortemente legati alla permanenza del tecnico emiliano. Al contrario con l'arrivo di Rangnick vedrebbero le loro chance ribassate. Zlatan potrebbe non andare d'accordo con le idee di calcio del tedesco, mentre Paolo non accetterebbe mai un depotenziamento della sua figura.
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