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Milan, Raiola rivela tutto sull’addio di Donnarumma: “Non lo volevano più”

Fabio Barera Redattore 
Enzo Raiola, procuratore, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo assistito Gianluigi Donnarumma, ex Milan, e su Zlatan Ibrahimovic

Enzo Raiola, procuratore e cugino del compianto Mino, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'calciomercato.com', raccontando tutta la verità sull'addio di Gianluigi Donnarumma al Milan ed esprimendo un proprio parere su Zlatan Ibrahimovic. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

Raiola: "Donnarumma aspettava la chiamata del Milan, rifiutò l'Inter"

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Se Donnarumma poteva andare all'Inter: "All'Inter, alla Juve... ovunque. Lo volevano tutti. Era promesso sposo di un altro club, ma lui aspettava la chiamata del Milan: Bianchessi ha forzato l'operazione, Galliani ci ha creduto. Così l'abbiamo chiusa".

Se la Juve lo ha cercato: "Ci sono sempre state voci e probabilmente in alcuni momenti è stato un obiettivo, ma non hanno mai fatto tentativi concreti".

Sull'incontro con Berlusconi: "Spesso ho ricordi sbiaditi del passato, ma quella giornata è stata indimenticabile. Appena arrivati ci hanno fatto girare tutta la struttura di Villa Certosa, fuori dall'abitazione principale c'era Berlusconi e la compagna Marta che ci aspettavano. Il presidente ci ha abbracciati, siamo andati sulla terrazza a pranzare e poi abbiamo ascoltato un po' di musica con il maestro Apicella. A casa ho anche un loro cd che ci ha regalato Berlusconi".


"Avevamo la percezione che il Milan non volesse più Donnarumma"

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Sulla rottura con il Milan: "In quel periodo si era passati dall'era Berlusconi a una società che faticava a portare avanti un progetto; Gigio aveva una carriera davanti a sé, rimanere in quel contesto non era la scelta giusta. Se in quel momento ci fosse stato il Milan di oggi con tanto di vetrina della Champions League, penso che sarebbe rimasto e avremmo parlato di un'altra storia. Ma non è stato l'unico motivo che ci ha fatto andare via. Avevamo la percezione che la società non volesse tenere Donnarumma, non c'era una grande voglia di chiudere l'accordo per il rinnovo".

Se tornerà in Serie A: "Il calcio è bello perché è imprevedibile, può succedere di tutto. Oggi la vedo dura, ma mai dire mai".

Raiola: "Ibrahimovic ci è sempre stato vicino. Sarà un grande dirigente"

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Su Zlatan Ibrahimovic: "Ci è sempre stato vicino, anche durante la malattia di Mino. Ci ha detto che per noi ci sarà sempre. Anche a me ha sempre detto che non voleva entrare in discorsi legati alle cifre, ai numeri... ha scelto Mino come agente per far fare tutto a lui. Quando dice che ha poca pazienza ha ragione: non può sedersi a trattare con gli agenti, la sua esperienza va sfruttata per altro".

Su Zlatan Ibrahimovic come dirigente: "E' una persona molto riflessiva, e spesso gli errori si fanno quando si improvvisa o c'è fretta di fare determinate scelte. Zlatan ha grande esperienza e un carattere talmente forte che non c'è pressione che può smuoverlo. Farà molto bene e sarà un grande dirigente".

Su Ryan Gravenberch, accostato anche al Milan: "Ai temi dell'Ajax c'era stato un forte interesse da parte dei tre top club italiani; quando era al Bayern Monaco si era fatto avanti qualche società pensando di prenderlo a prezzo di saldo perché giocava meno, ma così non è stato". LEGGI ANCHE: Mercato Milan - Zirkzee in stallo, ma rossoneri tranquilli