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Milan, party per i 125 anni nella contestazione dei tifosi: ecco com’è andata

Daniele Triolo Redattore 
Il Milan ha festeggiato ieri i 125 anni di storia in un locale al centro di Milano: i tifosi rossoneri hanno contestato di nuovo tutti

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come ieri il Milan abbia festeggiato, con un party privato, i 125 anni di storia del club in un locale nel cuore di Milano e lo abbia fatto, suo malgrado, in piena contestazione da parte dei suoi tifosi.

Circa 3mila-4mila tifosi della Curva Sud e dell'Associazione Italiana Milan Club, infatti, si sono presentati all'esterno del locale per contestare proprietà, dirigenza, allenatore e calciatori. Di fatto, un'appendice di quanto fatto la sera prima dopo Milan-Genoa 0-0 a 'San Siro' che ha guastato la celebrazione della ricorrenza.

Milan, party per i 125 anni con la contestazione dei tifosi rossoneri

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È la prima volta, ha fatto notare la 'rosea', che tutto ciò accade in un appuntamento privato e non allo stadio o al centro sportivo rossonero di Milanello. "Noi non siamo americani", ha cantato nuovamente la tifoseria organizzata rossonera, invitando Gerry Cardinale, managing partner del fondo RedBird e proprietario del club rossonero, a cedere la società.

"Questa società non ci merita", "Cardinale devi vendere" le 'hit' della Curva Sud. Quindi, gli striscioni esposti dinanzi al locale: "Dirigenti incapaci, società senza ambizione, non siete all'altezza della nostra storia!". Un avviso ai naviganti che Zlatan Ibrahimović, Paolo Scaroni, Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada non hanno visto poiché sono entrati da un ingresso secondario per evitare la contestazione dei tifosi.


Applausi per Camarda e altri, fischi per Calabria e Theo

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I tifosi del Milan, poi, nella contestazione aperta nella serata di festa dei 125 anni, hanno attaccato anche i giocatori con il secondo striscione: "Giocatori senza voglia e dignità, siete lo specchio di questa proprietà". Ma i sostenitori milanisti non hanno trattato tutti alla stessa maniera. Applausi per Francesco Camarda, con tanto di coro "Noi vogliamo undici Camarda", acclamati anche Mike Maignan, Tijjani Reijnders, Youssouf Fofana e Christian Pulisic.

Cori eloquenti per praticamente tutti gli altri, da capitan Davide Calabria a Theo Hernández, passando per Rafael Leão: "Tirate fuori i cog ....." e "Rispettate i nostri colori". Ha colpito, infine, il silenzio tombale all’arrivo di Paulo Fonseca. Nessun fischio o insulto al tecnico portoghese, che non è ritenuto tra i responsabili della situazione attuale del Milan, benché non meritevole di un applauso. Tutte le leggende rossonere sfilate sul prato di 'San Siro' domenica ed invitate ieri (più Adriano Galliani) sono state accolte, invece, da cori di giubilo ed applausi. LEGGI ANCHE: Verona-Milan con Álex Jiménez titolare? Ecco l'intenzione di Fonseca >>>