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Christian Abbiati, ex portiere del Milan (credits: GETTY Images)
In occasione del ventesimo compleanno di Gigio Donnarumma, 'La Gazzetta dello Sport' ha intervistato un suo grande mentore ed ex compagno di squadra: Christian Abbiati.
Donnarumma è cambiato molto, come lo vedi ora? "Lo vedo benissimo. Maturato, più consapevole e meno agitato. Purtroppo ha il vizio di protestare troppo con gli arbitri e prende dei gialli che non dovrebbe. Già ai tempi era una cosa che gli feci notare, perché non andava bene, ma fa parte del suo carattere".
Sul vostro rapporto: "Non ho bisogno di telefonargli, perché spesso vado a far visita alla squadra a Milanello. L'ultima volta sono andato prima di Milan-Spal e gli ho fatto i complimenti per la stagione che sta facendo".
Sul cambio di preparatori: "Fiori rispetto a Magni ha una metodologia di lavoro quasi completamente diversa: carichi più pesanti, meno palestra e differente postura. Non ho nulla contro Magni, ma lui lavora molto bene coi ragazzi dai 15-16 anni in su, ma poi si arriva ad un certo punto in cui bisogna lavorare su altri aspetti. Cosa che ora sta avvenendo. Gigio sta migliorando negli aspetti in cui era indietro come ad esempio il gioco coi piedi".
Sulle difficoltà in passato: "Gigio deve pensare al suo corpo come se fosse un'azienda. Il grado di professionalità deve essere totale. Ha grande personalità e non ho problemi a definirlo già ora un campione. Ha superato tante difficoltà dentro e fuori dal campo: ora viene trattato come un adulto ed è giusto che si prenda le sue responsabilità. In questo ha la fortuna di avere uno come Gattuso, che ti difende fino alla morte ma se ti deve dire una cosa in faccia te la dice".
Sulla scelta di rimanere al Milan: "Decisione giusta e gli auguro di vivere in rossonero tutta la carriera. Spero possa battere il mio record di presenze. Ha bisogno di giocare in Champions League, un palcoscenico che gli farebbe molto bene".
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