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Massimiliano Allegri (allenatore Juventus) | Serie A News (Getty Images)
Ieri il quotidiano 'La Verità' aveva spiegato come Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, fosse finito nel mirino dell'antiriciclaggio per via di alcuni bonifici ricevuti da una società maltese, Oia Service Limited, collegata ad alcuni siti di scommesse e oggetto di un'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
Un'indagine della quale Allegri non sapeva nulla e nella quale ovviamente non c'entra. "Mi dichiaro con assoluta fermezza del tutto estraneo a qualsiasi attività illecita o irregolare e, tanto meno, a qualsiasi operazione violativa della normativa antiriciclaggio". Questo ha fatto sapere ieri Allegri, la cui dichiarazione è stata riportata dal 'Corriere della Sera' oggi in edicola.
La vicenda può essere riassunta così molto in breve. I 'risk managers' della filiale di Torino della Banca Intermobiliare, dove Allegri ha aperto un conto nel 2014, avrebbero segnalato (l'ultima volta ad aprile 2021) alcune operazioni in entrata giudicate sospette. Principalmente, bonifici per migliaia di euro provenienti da società riconducibili ai Casinò di Montecarlo e Nova Gorica.
Non c'è alcuna evidenza e neanche grandi sospetti che Allegri, tornato sulla panchina della Juventus dopo due stagioni, abbia fatto puntate su partite organizzate da UEFA e FIFA. Una pratica, come noto, assolutamente vietata per ogni tesserato. Gli accrediti oggetto di segnalazione sarebbero avvenuti tra l'agosto 2018 e lo scorso aprile. Ma già nel 2019 Allegri era stato oggetto di un accertamento finanziario dopo una segnalazione.
La Banca aveva puntualmente fornito alla Guardia di Finanza di Livorno gli estratti conto del tecnico negli ultimi due anni. Erano emersi prelievi in contanti, emissioni di assegni e spese della carta di credito tra gallerie d'arte, viaggi ed affitto. Insomma, affari di Allegri. I sospetti, per i i 'risk managers' della Banca Intermobiliare, nascono dalla presunta assenza di documentazione a supporto dei fondi provenienti dall'estero e dal fatto che il Principato di Monaco è compreso tra i paradisi fiscali. Giroud chiama il Milan: le ultime news sulla trattativa >>>
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