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Atalanta-Milan 0-2: l'AC Milan torna in Champions League dopo sette anni | News (Getty Images)
'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha parlato di Atalanta-Milan 0-2, ultima giornata della Serie A 2020-2021, la partita che ha permesso al Diavolo di tornare in Champions League dopo sette anni. A quattordici anni di distanza dal 23 maggio 2007, giorno della finale di Champions ad Atene vinta contro il Liverpool, il Milan si è dunque riappropriato del suo giardino.
Se, quella volta, fu una doppietta di Filippo Inzaghi a regalare gioie ai tifosi rossoneri, stavolta è stata un'altra doppietta, quella del glaciale Franck Kessié, a fissare il risultato di Atalanta-Milan. Il centrocampista ivoriano, secondo la 'rosea', è stato il miglior giocatore della stagione del Milan e, anche ieri, autore di una partita definita 'mostruosa'. Con un calcio di rigore per tempo a suggellare una gara di grande sacrificio.
Atalanta-Milan è stata una gara dalla quale i rossoneri, spesso celebrati per giocare con spensieratezza, sono usciti adulti. Perché hanno saputo soffrire e vincere. Guadagnandosi, meritatamente, la qualificazione in Champions ma anche il secondo posto nella classifica del campionato, alle spalle dell'Inter ma davanti ad Atalanta e Juventus. Quest'impresa, ha evidenziato 'La Gazzetta dello Sport', va ascritta per buona parte al tecnico Stefano Pioli.
La qualificazione in Champions del Milan è il suo capolavoro. Dalla disfatta (0-5) di Bergamo del 22 dicembre 2019 alla vittoria (2-0) di Bergamo del 23 maggio 2021 sembra passata un'eternità. Nel mezzo, Pioli ha resistito alle intemperie, scacciato il fantasma di Ralf Rangnick, lavorato a testa bassa ed ottenuto risultati sorprendenti. Ha trascorso 27 giornate da imbattuto e quando il Milan, nel girone di ritorno, è caduto, lo ha sempre rialzato alla grande.
Anche ieri, in Atalanta-Milan, c'è stato da soffrire: i nerazzurri erano decisi a difendere il loro secondo posto e, nel primo tempo, hanno avuto il 62% di possesso palla. Pur senza mai tirare in porta. Il Milan si è chiuso benissimo in difesa, pronto a ripartire in velocità. Nel finale del primo tempo, fallo di Joakim Mæhle su Theo Hernández in area orobica e calcio di rigore. Kessié ha trasformato senza problemi.
Nella ripresa forcing Atalanta, con Duván Zapata vicino al gol. Ma il Milan avrebbe anche potuto chiuderla con Rafael Leao che, innescato da un lancio di Soualiho Meite, ha centrato il palo dopo uno scavetto su Pierluigi Gollini. Nel finale, infine, altro rigore per il Diavolo (fallo di mano di Robin Gosens su tiro di Hakan Calhanoglu) e Kessié non si è fatto pregare. Firmando lo 0-2 finale di Atalanta-Milan e griffando la qualificazione in Champions.
Festa meritata, quella del Milan, secondo la 'rosea'. Perché Paolo Maldini e tutta la società rossonera si sono sempre distinti per comportamenti opportuni. Nessuno ha mai rincorso l'arbitro a bordo campo, nessuno ha mai provato a fare il furbo con i tamponi. E in campo, poi, Pioli ha gestito l'emergenza infortuni con signorilità e compostezza, facendo di necessità virtù e non lamentandosi mai. Leggi la lettera di Gazidis, molto contento, indirizzata ai dipendenti rossoneri >>>
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