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I giocatori del Diavolo salutano i propri tifosi dopo Atalanta-Milan 2-3 (Serie A 2021-2022) | News (Getty Images)
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha analizzato Atalanta-Milan, partita della 7^ giornata della Serie A 2021-2022, terminata 2-3 per i rossoneri di Stefano Pioli. La 'rosea' ha spiegato come il Diavolo, che già nello scorso maggio vinse a Bergamo conquistando la qualificazione in Champions League proprio al 'Gewiss Stadium', sia cresciuto ancora rispetto a qualche mese fa.
Ieri, in Atalanta-Milan, i rossoneri hanno demolito i nerazzurri, più di quanto dica il risultato. Questo deformatosi nel concitato finale, anche per via di qualche indecisione arbitrale. In quello stesso stadio, il 22 dicembre 2019, il Diavolo, come si ricorderà, perse 0-5. Da allora ha iniziato il suo percorso di risalita che, per l'appunto, l'hanno portato a due tappe fondamentali del suo cammino, sempre a Bergamo. La prima per la festa, la seconda per la consapevolezza della propria forza.
'La Gazzetta dello Sport' ha scritto che non solo il Milan ha schiantato l'Atalanta per gioco ed atteggiamento, ma le ha anche strappato via l'anima. Basta guardare il primo gol, con Theo Hernández, terzino sinistro, che manda in gol Davide Calabria, terzino destro, dopo appena 28 secondi di gioco. Da anni è l'Atalanta che con un esterno difensivo manda in gol l'altro. Ieri il Milan le ha strappato via lo scettro.
Il secondo gol, poi, è arrivato, grazie a Sandro Tonali che ha strappato via il pallone a Remo Freuler. Il Milan è la squadra che nelle prime sei giornate di Serie A ha registrato più recuperi offensivi (57). Segno di un pressing alto che funziona benissimo. Pioli, così come aveva fatto Gian Piero Gasperini in questi anni, ha fondato tutto sulla qualità di un gioco ambizioso e coraggioso. E questo ha contribuito a far crescere i giovani.
Grazie a questo spirito ed a questo gioco il Milan oggi rincorre il Napoli capolista del torneo, che ha vinto 7 gare su 7, distante soltanto 2 punti. I rossoneri non partivano così bene in campionato dalla stagione 2003-2004, quando, al termine della stagione, vinsero lo Scudetto con Carlo Ancelotti in panchina. Presto tornerà Zlatan Ibrahimovic: con lo svedese nel motore, poi, sognare non è davvero più un'utopia. Milan, assalto di Maldini e Massara ad un bomber di prima qualità >>>
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